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Portfolio


la chiesa di San Giovanni


di Sandro Rafanelli
13 immagini - 2.24 mb
data di pubblicazione: 2 Novembre 2012

luogo: Firenze
periodo: 2010


tags: chiesa, chiesa dell'autostrada, firenze, michelucci, rafanelli, san giovanni, stazione santa maria novella

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(12 commenti)
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la chiesa di San Giovanni


Ho sempre amato l'architettura razionalista di Giovanni Michelucci, mio compaesano pistoiese. Oltre alla cosiddetta chiesa dell'Autostrada del Sole (perché all'incrocio tra l'autostrada del sole A1 e la Firenze-Mare A11 e costruita per celebrare l'immensa opera di collegamento tra Milano e Roma), è conosciuto per la splendida stazione ferroviaria di Santa Maria Novella di Firenze.

A differenza del portfolio di Adolfo Straziati, ho voluto qui dedicare tutta l'attenzione al disegno e celebrare le forme flessuose dell'esterno, la complessa superficie di copertura svolazzante come un velo, gli arditi accostamenti di basamento e pietra, gli spigoli vivi, i pilastri a forcella e le aperture dell'interno.

Il progetto risale agli anni '60 e ha incontrato fin da subito una particolare attenzione della critica, fatto inconsueto per un'opera di architettura contemporanea. Si son succedute lodi e critiche, ne riporto qui sotto le più significative, che dimostrano la complessità del progetto di Michelucci e la difficoltà realizzativa.
Personalmente la ritengo uno degli migliori esempi di architettura religiosa del novecento, non facile ma ricca di simboli, idee e slanci poetici.


"Ponti e Koenig (1964, 1968) la elevano a capolavoro assoluto dell'architettura del Novecento, seppur con diverse motivazioni, esaltandone il valore plastico e l'alto portato religioso; il primo ne loda la sapiente sintesi tra tecnologia ed artigianato che la rendono ad un tempo antica e moderna, mentre il secondo ne sottolinea l'originalità ed il vigore plastico di matrice espressionista, definendola la più importante opera architettonica italiana degli anni sessanta, sintesi spaziale estrema di spazio architettonico e scultoreo. Meno iperbolici, ma ugualmente positivi, risultano in generale i giudizi formulati tra gli anni sessanta e settanta: mentre Zevi (1964) da una parte riconosce all'edificio una forza profanatrice di ogni atteggiamento tradizionale - seppur sotto la dipendenza dall'effetto traumatico di Ronchamp e da quella vena espressionista che schiaccia e deforma lo spazio - ed una percorrenza e fruibilità totali, e dall'altra ripropone in parte il dubbio di Portoghesi sulla non perfetta coerenza tra schizzi ed esecuzione, Figini (1964) offre una lettura ad ampio raggio dello spazio, cogliendone giustamente gli aspetti di "anarchia controllata" e problematicità spaziale nonché il riferimento agli elementi naturali, tema centrale della poetica michelucciana, rifiutando l'etichetta di "informale" o "esistenziale" per un'opera tanto complessa, oscillante fra l'eccesso, la ridondanza delle soluzioni spaziali e formali proposte e l'incontestabile forza del messaggio sacro." (fonte: Wikipedia)


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commenti
  zfabio2000  [15 Aprile 2013 - 13:16]
Gran bel lavoro la serie di fotografie fa risaltare benissimo il lavoro dell'architetto che l'ha disegnata andando a ricercare tutte le linee sinuose e i vari punti di congiuntura.Complimenti
  SAndro  [13 Febbraio 2013 - 15:17]
@LightWriter davvero grazie, ho letto con attenzione e coinvolgimento quello che mi hai scritto, il tuo percorso fatto di anni di passaggi e che dire... grazie!

Ho voluto avvicinarmi al racconto del profilo architettonico della chiesa di San Giovanni in modo personale, non troppo didascalico, cercando di interpretare le pulsioni emotive che hanno mosso l'architetto a disegnare la chiesa.
E vedo che hai colto perfettamente l'intento di toccare la parte più personale e intima di questa architettura. 
  LightWriter  [8 Febbraio 2013 - 19:14]
" (...) numerose infrastrutture (...) si sono inserite sino a ridurre progressivamente quel carattere rurale che tanto peso ha avuto nella progettazione della chiesa, sostituendovi un'immagine di città come conurbazione di episodi anonimi, incapaci di dialogare l'uno con l'altro. In tale alterato contesto il volume della chiesa sembra aver perso parte dell'originaria forza, inghiottito in un tessuto che anziché farla emergere ne attenua le valenze segniche e simboliche.". (Fonte: Wikipedia)
Da ragazzina passando per quel tratto si faceva a gara a chi vedeva per primo la "chiesa dell'autostrada". Non mi piaceva. Il tetto era ancora vivo della copertura rossa delle lastre di rame e spuntava insieme a parte dei muri esterni al di sopra del guard-rail.
Non mi piaceva perchè era marcatamente e dirompentemente proteso verso una modernità che mi disturbava; si viveva in un contesto sociale difficile, la grande città esplodeva mentre io maturavo. Non ho mai superato il disagio che mi dà tutto ciò che mi riporta a quel periodo, soprattutto le linee e le forme architettoniche e studiarle apprezzandole per me è sempre stato uno sforzo. Aprire questo portfolio pieno di slanci intimisti mi ha portato ad una riconciliazione, accettando pienamente il bello che ne è venuto. Grazie.    
  kruger  [27 Novembre 2012 - 12:06]
Una bella serie su un tema a me particolarmente congeniale ,quello delle forme e delle geometrie. Mi piace anche il trattamento del nero con quel leggero ambrato che ,anche questo , apprezzo molto. Complimenti a Sandro. 
  Sanminiato77  [14 Novembre 2012 - 11:19]
E' già stato detto tutto.. questo portfolio è magistrale sotto tutti gli aspetti!!
Complimenti!!
  Pascà  [11 Novembre 2012 - 19:03]
La numero 10 è STUPENDA.
:D
  Pascà  [11 Novembre 2012 - 19:03]
Come sempre bellissime immagini Sandro.
Sono stupende per inquadratura e scelta delle luci.
Sarei curioso di vedere il pannello stampato da Antonio, credo che il risultato sia decisamente notevole, visto le immagini di partenza.
Ancora Complimenti.
  melisendo  [9 Novembre 2012 - 18:10]
E' così, SAndro, ho estratto gli ingrandimenti delle tue foto, le ho stampate e le ho montate su un pannello e devo dirti che l'insieme è davvero gradevole!
L'equilibrio dei toni, delle luci, delle proporzioni, delle prospettive, fanno dell'insieme un unicum significativo sia del valore dell'opera sia della tua rappresentazione.

PS questa è un'operazione che faccio normalmente per calibrare i miei reportages.
  SAndro  [9 Novembre 2012 - 17:23]
Grazie a tutti dei commenti (@Melisendo hai montato le immagini ingrandite su un pannello unico?? ).
Questa serie è puramente architettonica, come avete potuto vedere non ci sono persone, nessuna declinazione su elementi esterni all'edificio stesso. Ho voluto concentrarmi solo ed esclusivamente sull'architettura, tentando di valorizzarla in un contesto bidimensionale come quello della fotografia, con gli strumenti stessi della fotografia, luci radenti, sfumature, tagli. Apparentemente può sembrare un portfolio freddo, ho prediletto il rigore e la pulizia lasciando che la stessa mano ispirata di Michelucci fosse fonte di ispirazione e, perché no, di emozione.
  Il Lele  [6 Novembre 2012 - 09:31]
poco da dire qui: bellissimo in tutto: luci, trattamento, inquadrature. Ci sarò passato davanti un centinaio di volte almeno e nonostante la trovi un'opera interessante non sono mai riuscito a vederla così come sei riuscito a rappresentarla tu. Bella!
  PX - 21.000 GB  [4 Novembre 2012 - 10:08]
Ritengo che questo Portfolio sia un tributo alle eleganti e complesse forme architettoniche della chiesa dell'Autostrada del Sole del grande architetto “Giovanni Michelucci”.
Le straordinarie fotografie di Sandro riescono a rappresentare e a risaltare i profili flessuosi dell’esterno, con la caratteristica struttura della copertura a vela, concepita come un’immensa tenda.
 
Questa chiesa è una piccola città, uno spazio modulato nel quale gli uomini, incontrandosi, dovrebbero... riconoscersi in un interesse comune ed in una speranza comune che è quella di ritrovarsi”  Giovanni Michelucci
  melisendo  [2 Novembre 2012 - 17:29]
Ho montato tutte le immagini ingrandite di questo reportage su un pannello unico: un colpo d'occhio completo sugli esterni dell'opera di Michelucci e sulla tua rappresentazione fotografica.

Materiali, volumi, prospettive, toni, giochi di luci, ....splendido! 
 



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