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commento del fotografo |
Long Distance - Turin Brakes (singolo dall'album "Ether Song", 2003) Volevo rappresentare la distanza che separa le persone. Ho scelto lo scompartimento vuoto di un treno, il blu dei sedili e la luce abbagliante del paesaggio che scorre. Ad un certo punto la canzone dice: I let somebody get under my skin, long distance losing is all that I've seen... Ho lasciato qualcuno entrarmi sotto la pelle, non vedo altro che desolazione in lontananza. Una distanza da colmare, un desiderio inappagabile, la mia droga mi ha tradito, un fiume di lacrime, eppure continuo a viaggiare. Una lunga distanza. |
autore | informazioni sulla fotografia | |
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Sandro Rafanelli![]() ![]() guarda tutte le mie foto! |
edizione: 8. Musica & Parole galleria: Musica macchina: NIKON 5700 sorgente: digitale ![]() tempo di posa: 1/20 sec diaframma: f/3.6 focale: 100 mm ISO: 400 flash: no bilanciamento del bianco: automatico luogo dello scatto: Intercity Venezia-Firenze data: 2 Marzo 2004 - 14:50 data di upload: 24 Novembre 2004 - 11:52 tags: emotivo, mezzi di trasporto, viaggi |
note tecniche: ho scattato la foto attraverso un pannello di vetro di separazione dello scompartimento, infatti se ci fate caso si intravede il riflesso della mia mano sulla macchina fotografica. L'ho lasciata come una sorta di firma e perché aggiunge un ché di strano all'immagine. |
statistiche | grafico dei voti | ||||||||||||||||||||||
edizione | totale |
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posizione | 9° su 11 | 541° | |||||||||||||||||||||
punteggio | 6.577 | 6.577 | |||||||||||||||||||||
numero voti | 6 | 6 | |||||||||||||||||||||
commenti | 0 | ||||||||||||||||||||||
visite | 104 | 2863 |
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commenti | |||
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[10 Febbraio 2005 - 22:09] | |
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![]() | Il tema della distanza descritto con la solitudine del viaggio: grande intuizione! La non simmetria dello scatto conferisce movimento, sembra di esserci proprio su quel treno. Ottimi i colori e in generale il ritocco, gelido e freddo, solo. Non mi piace la mano del fotografo, non le trovo una giustificazione in quest'immagine. |
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[10 Febbraio 2005 - 21:34] | |
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![]() | Questa copertina,forse,mi avrebbe convinto a comprarlo il cd, anche per la curiosità di rintracciarvi qualcosa che conosco bene, come appunto lo scompartimento trenitalia che quasi mi accompagna e mi riprende. Eppoi proprio bella l'idea di nn andare a cercare posti esotici o spazialmente distanti per parlare di qst "lunga distanza",per arrivare comunqe al centro del tema: anzi basta e avanza, questa serie di sedili vuoti,una somma di spazi forse di per sè poco significativi..ma che mi fanno pensare alle lontananze che si possono(che possiamo) creare pure nel raggio di pochi metri, anche diluite dall'abitudine,o svagatamente osservate,come i profili di gente sconosciuta che ci siede vicino sul treno.Mi piaciono anche l'atmosfera irreale data dal bagno di luce, e come la luce sottolinea i contorni,sembra-per i colori-un disegno fatto coi pastelli. |
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[10 Febbraio 2005 - 13:35] | |
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![]() | Non conosco affatto il disco ma se la desolazione è il tema dominante beh è proprio questo quello che questa immagine mi trasmette. Forse anch'io sono un pò incerto sulla mano specchiata. |
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[3 Febbraio 2005 - 21:02] | |
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![]() | Non sono d'accordo con Simone: la foto è fin troppo adatta alla copertina di un CD, per la cura nella scelta dei colori (se ci fate caso le copertine di questa galleria sono tutte impostate su una dominante che cattura l'attenzione senza scadere nel volgare - tutte, eccetto le mie...) e della composizione e per il trasporto emotivo che riesce a suscitare sin dalla prima occhiata. Semmai il suo limite consiste proprio nel manifestarsi subito all'osservatore, per cui alla lunga può stancare. L'effetto che sei riuscito a dare alle sfumature è veramente eccezionale, ma quelle mani stonano con la solitudine desolante che volevi rappresentare. | |
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[24 Gennaio 2005 - 11:39] | |
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![]() | Purtroppo non conosco la canzone, nè il gruppo, quindi in questo caso il mio giudizio non sarà fedele. La foto è molto bella e mette tristezza come del resto deve fare per rappresentare il "pezzo" in questione. Peccato forse per la mano specchiata... |
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[16 Gennaio 2005 - 11:51] | |
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![]() | La foto è ben fatta e la scelta del soggetto e del trattamento dell'immagine è coerente sia con il tema della canzone, sia con la tipica grafica da copertina. Ammetto che per giudicare e comprendere una copertina si dovrebbe conoscere piuttosto bene l'autore o la canzone, però immaginiamoci all'interno di un negozio di musica, con tutti i nostri CD esposti: quale prenderesti al volo, lasciandoti sedurre dalla copertina?! Devo dire che questo non lo prenderei mai; non che abbia difetti o errori, ma non mi attira, secondo me non è accattivante (gusti personali!). Ovvio che l'obiettivo non era quello di creare delle copertine accattivanti (non siamo un'agenzia pubblicitaria!), ma legate all'autore ed alla relativa canzone! Però un pochetto questo aspetto va considerato, alla fine è sempre "materiale di commercio"! Quindi bella immagine, ma scarsamente vendibile, almeno se fossi io il cliente! |
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progetto, design e codice di Sandro Rafanelli in redazione: Simone Scortecci, Marco Sanna, Jacopo Salvi e Alessandro Garda | |
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