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Portfolio


The End Of The Game MK2 - parte 1


di Sergio Sbardellati
12 immagini - 2.00 mb
data di pubblicazione: 20 Agosto 2013

luogo: Africa


tags: africa, camerun, loxodonta, sbardellati

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(4 commenti)
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The End Of The Game MK2
parte I


Ci impiegavamo poco più di un’ora per arrivare alla frontiera di Komatipoort, appollaiata sulle Lebombo Montains. Appena oltre si entrava nel Kruger Park attraverso il Crocodile Gate. Da quel punto di procedeva verso nord con le Lebombo a fare da confine ad est con il parco Mozambicano del Limpopo.
Da quel punto con giorni disposizione si potevano superare i più frequentati di campi di Satara e Skukuza e  risalire per centinaia di kilometri oltre l’Olifants e Letaba Camp fino ad arrivare , soli senza più traccia di visitatori , fino al Punda Maria Camp ,ai confini con lo Zimbabwe.
Le Lebombo Montains, spina dorsale di questa enorme area protetta transfrontier, chiamata Great Limpopo, sono state uno dei nostri orizzonti preferiti negli anni dove gli impegni quotidiani si stemperavano in lenti viaggi. 

I due portfolio, che si uniscono a Loxodonta Africana già pubblicato, sono estratti daTHE END OF THE GAME MK2 recentemente stampato.




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reportage
Copertina del volume The End of The game MK2




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Riserva diThunkudu. Nord Npumalanga.

La boscaglia era fitta e accidentata, spesso si dovevano  inserire le ridotte. Dopo alcuni kilometri arrivammo ai limiti di una radura ed iniziammo un percorso ancora più accidentato tra i cespugli. Poi il guardiacaccia ci indicò una macchia di arbusti dove si intravedeva tra le foglie , il color tabacco del corpo dei leoni. Avanzammo ancora lentamente infilandoci tra i rami bassi , finché  il terreno divenne troppo scosceso. L’autista verificò che da quella posizione  in caso di pericolo  poteva rapidamente fare retromarcia e smorzò il motore. Dalla nostra posizione vedevamo due femmine sdraiate ,poi apparvero tre cuccioli che iniziarono a giocare. Dopo mezz’ora ,in completo silenzio, individuammo ,qualche decina di metri più avanti, la criniera nera di un maschio nascosto nell’erba.




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Kruger Park. Ad Est di Orpen Gate

Il ruggito del leone è il grido territoriale dell’Africa; si propaga per miglia, entra nel corpo, vibra nel suolo. Al primo ruggito segue il ruggito di un altro leone e così di seguito finché l’aria è pervasa da una energia che ti gela il sangue.



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R.S.A. Riserva a nord di S. Lucia


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Great Limpopo. A nord di Massingir.

Oltre il versante della collina c’era un pianoro sporgente da dove si apriva una valle e oltre una lunga prateria aperta, con macchie di alberi nel fondo; nel punto più lontano si vedeva una cerchia di colli e un’altra valle che si apriva verso sinistra. Ci fermammo al limite degli alberi sul versante della collina verso una valletta erbosa stesa in una specie di bacino scosceso. Spiccava alta una acacia con i maestosi e spinosi rami ad ombrello. Alla nostra sinistra si stendevano collinette coperte di boscaglia giallastra su cui affioravano rocce granitiche con dei massi sciolti e accatastati come quelli di Gallura. Le giraffe apparvero impreviste dalla boscaglia, sinuose e per niente impressionate dalla nostra presenza. Rimasero sulla pista qualche minuto per proseguire tra l’erba alta.


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Kruger park. A nord di Olifants Camp.

I sentieri erano abitualmente  percorsi da animali cosicché la polvere era diventata finissima appena umettata dalla rugiada. C’erano numerose confuse orme che continuavano lungo il limite del pianoro. Su uno dei tratti più polverosi, appena sotto un’ammasso di rocce granitiche, individuammo alcune tracce fresche di bufali. Una fresca brezza faceva ondulare le erbe sul fianco della collina ed all’orizzonte grosse nubi bianche si fondevano con le cime degli alberi della foresta. Appena dietro le rocce c’era un burrone e ,dall’altro lato, un’altra collina più distante era colorata dal verde azzurro cupo della foresta. Ed ecco apparire in una radura due bufali , ultimi ritardatari di una mandria passata diverse ore prima , che sonnecchiavano tra l’erba alta sotto alcuni alberi di mopani.Un nugolo di uccellini multicolore svolazzavano tra le orecchie e la schiena alla ricerca di parassiti.

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Great limpopo. A nord di Massingir.

Da lontano , oltre la pista all’inizio della valle , individuammo tre maschi di kudù seguiti da un paio di femmine. Le grandi antilopi grigie, dai fianchi striati di bianco e dalle  orecchie grandissime, avanzavano imponenti tra l’erba alta  con andatura leggera. Scendemmo dalla collina ,perdendoli di vista e proseguimmo per portarci qualche chilometro più avanti in una zona dove la pista ricominciava a salire fra collinette selvose e boscaglia sparsa. Arrampicandoci con l’auto su una pista accidentata proseguimmo fino ad una cresta dalla quale tornammo a vedere i kudù. Avanzavano con le bellissime e imponenti corna attorcigliate  tra le canne e l’erba alta, appena piegata da un vento sottile,. Sullo sfondo si stagliavano basse  colline arrossate dal tramonto.



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commenti
  Rosa  [27 Novembre 2013 - 18:56]
Generalmente apro l'anteprima delle tue serie chiedendomi dove, in quale mondo, la tua immaginazione mi condurrà; e come sempre mi stupisci. Ottima la serie, ottimo il racconto e il lavoro in post produzione.
  phRAM  [14 Novembre 2013 - 22:58]
Proprio belle! Apprezzo molto la post produzione e la presentazione.
  melisendo  [28 Ottobre 2013 - 21:39]
Leggi quanto ho scritto nella seconda parte, ed ancora Bravò.
  PX - 21.000 GB  [20 Agosto 2013 - 15:15]

Stupefacente portfolio africano, bellissime fotografie, bella descrizione. Congratulazioni Sergio!!!

 




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