INFORMATIVA PRIVACY
Questo sito utilizza cookie di terze parti per inviarti pubblicita' in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di piu' o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, clicca qui.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Accetto
Sei un nuovo utente? Registrati!

Portfolio


Monaco di Baviera


di Jacopo Salvi
15 immagini - 292 kb
data di pubblicazione: 5 Aprile 2004

luogo: Monaco di Baviera
periodo: 26-30 Novembre 2003

visualizza come slideshow

626 preferenze  vota

(1 commento)
visto 7418 volte

Share
Torna ai Portfolio



Situata a nord delle Alpi Bavaresi sul fiume Isar, Monaco è una città che combina un orgoglioso provincialismo con l'incanto della metropoli internazionale. Capitale della Baviera, è un enigmatico miscuglio di antico fascino e moderna eleganza. Chiese barocche, splendidi palazzi, bellissimi parchi, stanno fianco a fianco di gallerie d'arte, teatri e negozi raffinati.


Osservando le foto, la prima cosa che viene all'occhio è il pessimo tempo che abbiamo trovato! Per forza, direte voi, ci siete andati a novembre… E in quel mese non è che in Germania ci sia il sole!
Tutto questo per spiegare l'insolita scelta del periodo della mia vacanza-lampo (5 giorni, dal 26 al 30 novembre) con la mia ragazza: c'era un'offerta delle ferrovie alla quale non potevamo rinunciare: 39€ per tratta il viaggio in cuccetta! Abbiamo preso l'occasione al volo, anzi alla rotaia…, e siamo andati là.


Preso il treno a Firenze la sera siamo arrivati a Monaco in perfetto orario (ferrovie tedesche…) in una bellissima e pulitissima stazione. Qua ci siamo resi subito conto che non eravamo in Italia. Ordine, pulizia e gentilezza offerta da tutti, dico tutti. Ed erano le 6 del mattino! Ci rechiamo in albergo con il tram, depositiamo le nostre valige e partiamo per il nostro tour verso la città.

Il corso principale è ricco di colori, addobbi (qua il Natale si sente già), negozi enormi a più piani che vendono di tutto e di gente che va di corsa. Tutto è perfetto, funzionante e al posto giusto. I semafori sono rispettati, le code ordinate e i metrò efficientissimi! Monaco è attraversata da una fittissima rete di trasporti pubblici che attraversare l'intera città è cosa da 15-20 minuti. Inoltre con nostro grande stupore, quando attraversiamo la strada sulle strisce, tutti gli automobilisti si fermano e ci fanno passare!! Incredibile.
Alla fine del nostro soggiorno, quasi non guardavamo più la strada prima di attraversare, tanto ci fidavamo dei tedeschi.


Il nostro viaggio inizia nella grande Marienplatz, il cuore della città, sempre pieno di vita e allegria, di persone che passeggiano e sorseggiano birra.
Vi sorgono la Mariensäule (Colonna di Maria), dalla quale la piazza prende il nome, eretta in segno di gratitudine per la ritirata dell'esercito svedese durante la Guerra dei Trent'anni, e il Neues Rathaus, (Municipio) costruito, in stile tardogotico, a cavallo dei secoli XIX e XX. Immancabile la sosta al carillon, il Glockenspiel, l'orologio meccanico che entra in azione alle 11, alle 12 e alle 17 (solo d'estate). Sul lato ovest della piazza si trova anche l'Altes Rathaus (Vecchio Municipio), ricostruito dopo la II Guerra Mondiale. Nei pressi della piazza si trovano importanti chiese, quali la Heiliggeistkirche, la più grande chiesa gotica di Monaco e la Frauenkirche (Chiesa di Nostra Signora) l'edificio simbolo della città, edificato tra il 1468 e il 1488. Non lontana è inoltre la Michaelskirche, la più imponente chiesa rinascimentale della Germania.

Il primo giorno vola via, tra acquisti, crauti, wurstel e birra, tanta gustosa e buonissima birra (poteva mancare una visita all'HB? Nient'affatto!).



Ci fermiamo a pranzare in un chioschetto all'aperto (non faceva molto freddo) con il tipico menù turistico. E' già l'ora di pranzo e ci rendiamo subito conto che passeremo 4 giorni senza capire un' h di ciò che dicono i tedeschi… E' una lingua incomprensibile, non capiamo assolutamente nulla e per 4 giorni viviamo nel nostro isolato limbo senza capire minimamente cosa si dice la gente accanto a noi in albergo, sul tram, in fila al museo. Anche se qua molte persone parlano l'italiano e sono sempre molto gentili nel darci tutte le informazioni che cerchiamo.


Visto che in albergo avevamo solo la colazione, anche per la cena dovevamo appoggiarci "all'esterno" e ci è andata bene tutte le sere, nonostante che andassimo "a caso". La prima sera ci infiliamo in un ristorante di origini croate e mangiamo un piatto unico a testa che sembravano dieci. Camminare tutto il giorno ci ha portato a divorare i piatti in un baleno, anche perché il cameriere ci aveva detto che potevamo metterci a sedere se e solo se pensavamo di mangiare in 40 minuti, perché poi al nostro tavolo ci sarebbe stata una prenotazione… (l'ho capito parlando un maccheronico italiano-inglese e ascoltando uno pseudo croato-italiano-tedesco…).

Usciti dal ristorante, rifocillati, e soddisfatti soprattutto per il prezzo (molto molto più basso che una semplice pizza in Italia) ci rendiamo conto che sono appena le 20.30 e in giro non c'è più nessuno! Qua nel Nord Europa la giornata è spostata rispetto all'Italia, ci si alza molto presto, ma si va anche molto presto a letto. Ci abituiamo subito a questi ritmi e andiamo in albergo, morti dalla stanchezza.

Il giorno successivo ho la grande idea di andare all'Olympiapark.
Dico grande idea, non per il magnifico luogo che avremmo visitato, ma perché ho beccato il giorno peggiore per andarci: nebbia fittissima e alcune gocce di pioggia. Ho intravisto l'Olympiastadium e la torre non l'ho neanche incontrata, tanto era sommersa nella fitta nebbia. Abbiamo fatto un giro di tutto il parco immaginandocelo, più che vederlo e con grande rammarico siamo venuti via, con la promessa che un giorno estivo ci tornerò a vederlo. Salto anche il palazzo-museo della BMW che è situato accanto e torniamo in città, per un pomeriggio, visto il tempo, all'insegna dei musei.



Oltre ai musei abbiamo visitato anche molti Palazzi imperiali, dove sfarzo e lusso sfrenato "regnano sovrani": il Residentz, palazzo reale, e il Castello di Nymphenburg,costruito dal principe Ferdinand Maria per festeggiare la nascita del figlio Max Emanuel. E' un sontuoso palazzo nella periferia di Monaco circondato da un parco in stile francese abbellito da 4 padiglioni barocchi, che a causa del maltempo non abbiamo potuto visitare; il prezzo da pagare per un viaggio nella stagione delle piogge. Potevamo perdere il museo delle carrozze e delle porcellane all'interno del castello? Certo che no…



Una parentesi. I musei, tenuti estremamente bene con ordine e professionalità, sono ricchi di opere bellissime e affascinanti. Uniche al mondo. Ho avuto però l'impressione che molte di queste non avessero nulla a che fare con la cultura e la storia tedesca, ma che si trovassero lì solo come conseguenza dell'ultima guerra mondiale. E che la guerra abbia modificato e influenzato la città bavarese, come del resto tutta la nazione, lo dimostrano anche le numerose ricostruzioni di molte delle sale del Residentz e di molti altri musei visitati.


La città subì gravi danni dai bombardamenti alleati alla fine della II Guerra Mondiale, ma il successo economico degli anni del dopo guerra ha permesso una vasta opera di ricostruzione e di restauro che hanno reso la città la più popolare meta turistica della Germania insieme a Berlino.

Breve e faticosa visitina anche alla torre di S.Peter, circa 110m di altezza e più di 300 scalini… Speravamo di godere di una vista eccezionale sulla città, ma come al solito ci si è messa la nebbia…

Arresi definitivamente alle avverse condizioni meteo, abbiamo preso la metropolitana di superficie (la S-Bahn) e siamo scappati nella periferia di Monaco, in collina a circa 40 km dalla città bavarese: a Possenhofen. Molti si chiederanno: è che c'è di così interessante da vedere?
Dell'Imperatrice Elisabetta (Sissi n.d.r.) ne avete mai sentito parlare? Purtroppo mi è toccato andare la, dove la futura kaiser è cresciuta e ha vissuto la sua giovinezza...


Il posto è molto carino, quasi incantato, dominato da un grande lago e da un silenzio molto rilassante. Come se ciò non bastasse, è anche iniziato a nevicare… La fuga di ritorno verso Monaco è stata quasi immediata, anche se ci è dispiaciuto molto lasciare quel piccolo paesino che nei mesi estivi deve essere molto suggestivo e riposante.


Visto il periodo scelto, almeno l'unica nota positiva sono stati i famosi mercatini natalizi, i Christkindlmarkt, profumi e colori che mandano in subbuglio qualsiasi donna dedita allo shopping…
Comunque tanto per informazione, non è che fossero un gran ché: la solita "roba" che si può trovare anche in Italia. Pensavo ad oggetti originali e fatti a mano, invece tutto aveva l'aria di essere fatto in grandi numeri e di essere poco originale. Il prezzo della globalizzazione…


Ma l'aria dei mercatini è incantata, all'imbrunire l'atmosfera si scalda: migliaia di candeline si accendono, splendono le luci dalle finestre delle case e brillano gli addobbi delle vetrine dei negozi, l'atmosfera diventa magica quasi calda, nell'aria pungente si respira l'aroma di vaniglia, cannella e mela candita e ogni giorno all'apertura dei mercatini natalizi, alle 17, un coro intona canzoni natalizie di tutto il mondo. Sotto un grande albero 140 bancarelle, ricolme di decorazioni natalizie, corone e festoni con fiocchi coloratissimi e banchi offrono vino caldo con spezie.

Scopriamo che Monaco ha il Parco cittadino più grande del Mondo, l'Englisher Garten (373 ettari). Ci entriamo ma la nebbia e la forte umidità ci consigliano di togliere il disturbo. Non ci perdiamo d'animo e andiamo nella vicina Neue Pinakothek, la "nuova pinacoteca"; questo museo di incomparabile bellezza offre nelle sue 22 sale un'ampia panoramica della pittura europea del 18° e 19° secolo, tra gli altri capolavori David, Gainsborough, Goya, Turner, Monet, Manet, Cezanne, Gauguin, Van Gogh, Schiele e Klimt.



La brevità del nostro soggiorno bavarese ci ha portato inevitabilmente a delle rinunce; avremmo voluto vedere molto di più, ma non ce l'abbiamo fatta. Porteremo dentro di noi un bellissimo ricordo, di una città molto grande e ben organizzata che ha ancora ben salde le sue origini e le sue tradizioni alle quali i tedeschi sono molto legati. Una città sinceramente molto vivibile, diversa dall'Italia ma tutto sommato bella e molto affascinante.
Spero di non avervi annoiato, ma di avervi fatto un piacevole sunto del nostro viaggio, con l'aggiunta anche di qualche dritta.



IMPORTANTE Le immagini e i testi sono proprietà intellettuale dell'autore e ogni uso improprio come la vendita non autorizzata è vietato e perseguibile legalmente. Si prega di contattare l'autore nel caso si desideri acquistare gli originali o per eventuali pubblicazioni su altri supporti.



segnala questo reportage ad un amico
email: testo:




commenti
  kruger  [16 Aprile 2016 - 11:44]
ottima base per un fine settimana



Se vuoi aggiungere un commento riempi il modulo qui sotto:

nome *:
testo *:
codice *:
  <- inserisci il codice di sicurezza
  



I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori.
Leggi con attenzione i termini di servizio.



Because the light

portale di cultura fotografica, concorsi online, mostre, reportage, portfolio articoli, libri, forum e community. Per divertirsi e imparare con la fotografia.
progetto, design e codice di Sandro Rafanelli
in redazione: Simone Scortecci, Marco Sanna, Jacopo Salvi e Alessandro Garda
l'approfondimento fotografico è su BecauseTheLight - becausethelight.blogspot.com

per info: info@photocompetition.it - [ termini di servizio ] - [ privacy ] - [ diventa socio ]