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Portfolio


L'interruttore del buio


di Giacomo Saviozzi
14 immagini - 296 kb
data di pubblicazione: 2 Dicembre 2009



tags: brasaglia, buio, interruttore, lucca, manicomio, reggio emilia, saviozzi, volterra

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Il titolo L'interruttore del buio è nato dall'idea che l'istituzione totalizzante del manicomio ha annullato e spento, un po' come un interruttore, migliaia di persone.

La logorante e involutiva vita del manicomio, con i suoi ritmi sempre uguali, anonimi, amorfi e ritualizzati è stata fino al 1978 anno dell'approvazione della Legge 180 detta Basaglia - una sorta di lager dove il malato mentale veniva confinato lontano da tutti.
Gli veniva tolta ogni forma di dignità, di contatto umano.
I rapporti con l'esterno non erano più possibili; grate, sbarre, reti, dividevano il “normale” dal matto.
A distanza di trent'anni, quelle strutture ormai fatiscenti trasudano ancora lacrime e urla strazianti, placate dalle inumane terapie elettriche.
Tra mura screpolate, finestre in frantumi, resti di passato, di vite, ho intrapreso un viaggio fotografico alla riscoperta di una verità molto spesso taciuta, una verità che la mia generazione non ha vissuto e quindi non conosce.

Tra le pagine del graffito di Oreste Nannetti, a Volterra, tra le porte blindate dell'O.p.g. di Reggio Emilia, attraversando le pagine delle Libere donne di Magliano del Prof. Tobino a Maggiano vicino a Lucca, oppure tra gli scorci di mare a Pratozanino, è nato questo reportage che inizia con le foto degli uomini, o meglio, di ciò che l'istituzione ha lasciato degli uomini: foto tessere, cartelle cliniche, dove si leggono le motivazioni di una reclusione spesso assurda.
Leggere: nessuna cura - eccitamento maniaco - epilessia - serenase morte per decubito.
Leggere i nomi, le classificazioni, vedere che piano piano anche l'uomo si spegne con “l'interruttore”.

Al suo posto, luoghi dove la luce a distanza di anni ancora si affaccia timidamente dai finestroni chiusi.



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commenti
  paco  [22 Febbraio 2015 - 19:27]
Bel racconto.
  PX - 21.000 GB  [25 Luglio 2013 - 13:02]
Uno straordinario portfolio. Complimenti!

 

  SAndro  [3 Dicembre 2009 - 15:44]
Davvero un gran lavoro fotografico. Immagini forti e intense, con un bianco e nero molto bello e leggermente seppiato, ma la cosa che più coinvolge (e sconvolge) è la durezza "delicata" del racconto. Delicata perché sebbene le fotografie inducano a riflettere su storie laceranti, c'è il desiderio di contenerle, per cercare di non frapporre troppa distanza con l'osservatore, per evitare la denuncia cruda che a volte rischia di risultare poco incisiva. Nelle tue immagini c'è invece la volontà di guardare le cose da vicino, quasi con un certo timore, lasciando da parte la sfrontatezza e provando ad entrare nell'intimo facendo poco rumore, sfogliando tra le carte, nelle camere da letto, come se non si volesse disturbare.
Due stili diversi tra questo portfolio e quello di Lele, entrambi molto intensi e con una approccio personale e intelligente.
Questo "interruttore" mi ha davvero coinvolto ed è uno dei reportage più belli che abbia visto sul sito negli ultimi tempi. Complimenti!
  Il Lele  [2 Dicembre 2009 - 09:12]
denso, profondo, interessante, veramente bello. complimenti!!!! se ti interessa dai un'occhiata al mio fatto in provincia di Parma qui http://www.photocompetition.it/reportage_page.php?id_reportage=111



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