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Portfolio


la Distanza


di Sandro Rafanelli
12 immagini - 971 kb
data di pubblicazione: 18 Gennaio 2011



tags: bianco e nero, distanza, portfolio, rafanelli, ritratti, statue

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(8 commenti)
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la distanza

Con uno strettissimo punto di messa a fuoco, un punto precisamente astratto, senza annientare ma solo con più evanescenza, osservo il dubbio, a volte la disperazione, l'edonismo e a volte l'ispirazione.

Ma la giusta distanza non esiste.
O si è troppo vicini per vederle, o si è troppo lontani per vederle, le cose.

E' dunque nella totale disillusione di non riuscire a vedere che mi sono messo attentamente ad analizzare con accorta approssimazione il punto preciso dove oltrepassare, sorvolare e anche un po' trascendere.

Come allegorie.
L'edonista (l’egotismo), l'asceta (lo spiritualismo), il deforme, gli amanti, il sopravissuto (la disperazione), l'identità, il nichilista (il dubbio, la smorfia e lo smarrimento), il passaggio dei demoni (sul viso, negli occhi), l'addormentata (la dolcezza), la sospensione (la saggezza).
Il gioco malinconico degli amanti, un uomo e una donna; si protegge (lui), fluttua (lei). La loro separazione è la distanza.

Osservo tutti loro e mi chiedo dove siano.


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reportage

dentro



reportage

altrove



reportage

dove



reportage

esattamente qui



reportage

morire a metà



reportage

senza



reportage

al di qua del dubbio



reportage

cento demoni



reportage

ancora prima di addormentarsi



reportage

sei già lì



reportage

tornerai a scorrere



reportage

smettere di proteggersi


>> Guarda in modalità SLIDESHOW


Questo portfolio è la mia ultima fatica.
E' stato selezionato a luglio per il premio dell'Ariosto (Lucca) ma sopratutto ha partecipato al festival di arte contemporanea PrivateFlat a Firenze, lo scorso ottobre 2010.

Potete leggere la recensione su Repubblica, con tanto di alcune immagini della "galleria" che ho allestito nel mio condominio (link).

Trovate tutti i miei lavori sul sito www.sandrorafanelli.com



IMPORTANTE Le immagini e i testi sono proprietà intellettuale dell'autore e ogni uso improprio come la vendita non autorizzata è vietato e perseguibile legalmente. Si prega di contattare l'autore nel caso si desideri acquistare gli originali o per eventuali pubblicazioni su altri supporti.



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commenti
  murcog  [14 Dicembre 2011 - 01:39]
è sicuramente uno dei tuoi lavori più intensi, cercare l'anima originaria nell'inanimato cercando la giusta distanza, non è impresa facile.complimenti.
  Rosa  [6 Marzo 2011 - 23:53]
Un portfolio molto emozionante, le statue sembrano toccate da un fremito di vita, i sentimenti si animano in un espressione eternamente fissata nella pietra.
Personalmente la ritengo una delle tue migliori serie, delicata e decisa allo stesso tempo.
Come sempre ottimo il trattamento in pp, b/n e contrasto perfettamente dosati.
Bravo!
  Griccio  [22 Gennaio 2011 - 10:06]
Molto bello, le statue si animano grazie alle fotografie e dialogano in una sorta di racconto eternizzante.
  Il Lele  [21 Gennaio 2011 - 15:34]
Un lavoro difficile da leggere e difficile da scattare. Il concept che lo anima è forse il più creativo che si sia visto fin d'ora su questo portale.
Una visione molto particolare che trasforma una serie di scatti in un racconto fotografico coerente e soprattutto nuovo. I miei più sentiti complimenti
  phRAM  [21 Gennaio 2011 - 01:37]
Che strano portfolio! Raffigurazioni personalissime di statue spesso banali.Molto affascinante. Interessanti anche i titoli, eccetto forse "senza" che mi sembra un po' troppo ovvio.L'idea di questo strettissimo punto di messa a fuoco ha dato vita e movimento a degli oggetti (solitamente) inanimati. Ricerca riuscitissima.!
  vanilla  [20 Gennaio 2011 - 19:11]
Hai reso viva una materia inanimata, fotografare delle statue e non essere banali è molto difficile e tu ci sei riuscito perfettamente. I titoli che hai abbinato ad ogni foto poi contribuiscono a rafforzare ulteriormente l'impatto fotografico. 
  melisendo  [20 Gennaio 2011 - 15:33]
Ho da poco sentito dire da qualcuno che uno dei soggetti più difficili da fotografare sono le statue.
Entrare nel pensiero dello scultore, coglierne lo spirito ispiratore, l'aura che avvolgerà la sua opera nel tempo...
Se poi si vuole ancora di più esplorare i rapporti spaziali, la  distanza, tra i due fuochi per concentrarsi sull'essenza,ecco che le difficoltà diventano enormi.
Tu, Sandro, hai avuto il coraggio di affrontare questo tema,raggiungendo i risultati eccellenti che ci presenti e su cuici fai riflettere.
  kruger  [19 Gennaio 2011 - 15:21]
Avevo proprio bisogno di vedere immagine come queste che ci presenta Sandro. Non ho letto le recensioni citate per non subirne neanche un minimo condizionamento ma immagino mettano in rilievo la forte spinta di ricerca che caratterizza questo porfolio. "La distanza" è un tema decisamente originale come pure lo sono "le allegorie" che ha saputo vedere. Saper vedere in questo modo ,per un fotografo è tutto. Anche quando gli altri si fermano sull'epidermico ,c'è qualcuno che guarda mettendo a fuoco oltre.Non è un servizio fotografico facile ,ma non devono assolutamente esserlo , anzi vedere dell'altro è un modo per allargare lo sguardo , è uno stimolo che può far arrivare messaggi molto proficui, sopratutto a chi sta entrando con passione nella fotografia. Concludendo faccio i miei complimenti a Sandro in attesa di vedere altri porfolio con impronte fuori dall'ordinario.



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