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Mostra

Henri Cartier-Bresson - Classics

mostra di fotografia

12 Dicembre 2008 - 28 Marzo 2009
The Shenker Institutes of English (Shenker Culture Club)
Piazza di Spagna, 66 - Roma
orario: 10:00-19 tutti i giorni, 10:00-13 il sabato, chiuso la domenica
info: 06 45421851 - ombretta.orlandini@shenker.com
www.shenker.com
ingresso: libero

tags: bresson, classics, roma, shenker

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mostra
"Fare una fotografia vuol dire allineare la testa, l’occhio e il cuore. È un modo di vivere"
Henri Cartier-Bresson



A 100 anni dalla nascita di Henri Cartier-Bresson lo Shenker Culture Club di Roma, in collaborazione con Photology, celebra questo artista della fotografia con una nuova e speciale esposizione di sue opere, presentata insieme all’anteprima editoriale di Henri Cartier-Bresson. Biografia di uno sguardo di Pierre Assouline, libro edito nella versione italiana da Photology.



In mostra le opere che rientrano in una vera raccolta per collezionisti: Classics, che riunisce 14 originali firmati in margine ad inchiostro dall’autore, tra cui:

  • At the Curragh racecourse, Dublin 1952
  • Alicante, Spain 1932
  • Calle Cuauhtemocztin, Mexico, 1934
  • Seville, Spain 1933
  • Quai Saint Bernard, Paris 1932
  • Henri Matisse, Vence, France, 1944
  • Sifnos, Grèce 1953
  • Rue Mouffetard, 1954
  • On the Banks of the Marne, 1938
  • Hyéres, France, 1932
  • Santa Clara, 1934

The eye of the century: l’occhio del secolo. Ecco l’appellativo con cui è ricordato Cartier-Bresson, il fotografo che ha immortalato il ‘900 e tutti i suoi stravolgimenti e personaggi chiave.
Ma oltre ad avere immortalato un secolo, Cartier-Bresson ha fondato anche le basi della moderna fotografia e del fotogiornalismo.
Insieme ad un gruppo di amici, del calibro di Robert Capa, David "Chim" Seymour, George Rodger e William Vandivert, fonda la Magnum Photos, destinata a diventare la più importante agenzia fotografica del mondo.
E grazie all’influenza dello zio, artista affermato, porta nella fotografia concetti fino ad allora legati alle soli arti visive, in particolare l’arte della “composizione”, ovvero il lavoro sul soggetto e su tutti gli elementi con cui questo entra in relazione: l’inquadratura, il taglio, l’angolo di ripresa, la prospettiva, la profondità di campo.
L’autore della biografia, Pierre Assouline, era legato a Cartier-Bresson da un profondo legame di amicizia. E proprio grazie a questo speciale legame riesce a dare al lettore uno sguardo sulla natura più intima dell’artista, sulla sua anima e sui suoi percorsi evolutivi, personali e professionali.



Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.




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