Luigi Salvioli presenta presso lo Spazio Luigi Salvioli la mostra
Allegories & Macabresques di
Andrzej Dragan, curata da Paola Bonini, promossa e prodotta dall’associazione oltre la moda.
La serata d’inaugurazione, giovedì 20 settembre, dalle 18.00 alle 24.00, sarà l’occasione non solo per incontrare l’artista, ma anche per presentare il volume che accompagna l’esposizione, con cui l’associazione oltre la moda dà inizio ad un’attività editoriale che va a consolidare l’esperienza maturata in ambito culturale e nella fotografia.
Allegories & Macabresques raccoglie venti immagini che Andrzej Dragan, giovane fotografo polacco, nonché fisico quantistico, ha realizzato fra il 2004 e il 2007. Personaggi noti come David Lynch, Mads Mikkelsen o Jerzy Urban e sconosciuti incontrati per strada, nei manicomi o da amici e familiari, si alternano in una serie di ritratti, frutto di un lungo processo di elaborazione digitale che ne accentua i dettagli e ne enfatizza i colori.
Afferma lo stesso Dragan: “
Qualcuno dice che un buon ritratto rivelerà sempre una verità sul modello. Sono costretto, purtroppo, a dirvi che chi la pensa in questo modo non troverà alcunché di interessante nella mia fotografia. La mia fotografia non ha affatto questo scopo.” L’elaborazione informatica consente infatti all’artista di reinventare il ritratto che non appare più come semplice riproduzione della realtà, ma diviene interpretazione
credibile, spesso metaforica.
Ciò non significa stravolgimento. Dragan non aggiunge cose nuove, ma esaspera alcuni aspetti: il volto di uno stesso soggetto viene composto utilizzando i particolari di diversi scatti - gli occhi, la bocca, la fronte -, una cicatrice reale si moltiplica
virtualmente su un corpo che si trasforma in quello martoriato di Cristo, le rugosità si accentuano per esaltare la profondità dello sguardo. Le immagini sono insieme intense e sconcertanti, evocative e raccapriccianti.
Come sottolinea Paola Bonini in catalogo: “
Ciò che Andrzej Dragan fa, in fondo, è solo ammettere l’impossibilità di conoscere, e trovare lo spazio, in questa mancanza, per sfogare la sua pulsione a creare – creare un mondo affascinante e spaventoso allo stesso tempo, in cui ogni cosa, ogni persona, è verità a sé stessa”.
Il catalogo, oltre alla riproduzione delle opere in mostra, raccoglie altre 10 immagini, gli interventi di Paola Bonini, Elisabetta Longari, Roberto Battaglia e un’intervista all’artista.
La mostra è realizzata grazie al sostegno di Byblos e al contributo tecnologico di Epson.
Sito dell'autore:
http://andrzejdragan.com
Testo tratto dal comunicato stampa ufficiale.
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