Crocifisso

Grazie a Ballà di non avermi incolpato sull’oscurità della fotoJ

Ho riflettuto parecchio sul cercare di spiegare o meno la mia scelta dei colori, ed ecco, ci provo:

Immaginate la Sua morte (cito il mio romanzo preferito):

“..Si faceva sempre più buio. La nuvola aveva coperto ormai mezzo cielo….

-         Glorifica il generoso egemone! – sussurrò solenne e con un lieve movimento punse Jeshua al cuore. Questi sobbalzò e sussurrò:

-         L’egemone…

Il sangue colò sul ventre, la mascella inferiore ebbe uno scatto convulso e la testa ricadde penzoloni.”

“Le tenebre venute dal Mediterraneo coprirono la città odiata dal procuratore. Scomparvero i ponti sospesi che univano il tempio con la terribile torre Antonia, calò dal celo un abisso che sommerse gli dèi alati sopra l’ippodromo, il palazzo Asmoneo con le feritoie, i mercati, i caravanserragli, i vicoli, gli stagni.. Sparì Jerushalajim, la grande città, come se non fosse mai esistità….”

E dopo la morte, quando il buio sta scomparendo, ma Jerushalajim comunque non c’è, è cambiato tutto: la croce sta sulla riva del mare, amato dal procuratore, e il Golgota sta ormai dietro …. E intorno alla croce si vede la luce, che spiega l’accaduto…

Ed ecco con la mia foto volevo illustrare proprio questo momento, come lo vedo io in modo simbolico…

Due immagini assolute: la croce e il mare… La  simbiosi tra la vita e la morte: il pezzo di legno morto al quale hanno dato la vita e il mare eternamente vivo…

Le persone che hanno creato quel crocifisso hanno visto la storia, il simbolismo e la bellezza in un semplice pezzo di legno ed io con la mia foto del loro lavoro volevo creare la mia storia, quella precedentemente descritta.

Non lo so se mi sono spiegata…