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20 Luglio 2005 - 10 Ottobre 2005
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Doppia faccia


7° - Doppia faccia

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commento del fotografo
Questa è la doppia faccia di una città moderna, rinnovata e multietnica, che mantiene un cuore antico e povero, ben visibile nei quartieri centrali della "capitale" catalana. Qui possiamo ascoltare note d'altri tempi, respirare la spontaneità nei gesti di chi vive, spesso con difficoltà, una metropoli giovane e mediterranea.

In una piazza del centro, da poco rinnovata (dove dialogano vecchi edifici ottocenteschi e moderni volumi vetrati) la semplicità di un gruppo di bambini, che si alternano con giochi intramontabili o da poco in voga, di ogni razza ed età, rappresentano assieme all'ambiente tutti i lati di Barcellona e della sua gente.
autoreinformazioni sulla fotografia
Simone Scortecci

 alias sisco! 
guarda tutte le mie foto!
edizione: 15. Pagine di un'estate
galleria: Quello che ho visto...
macchina: Canon EOS 300V
obiettivo: obiettivo Canon EF 28-90 II
sorgente: pellicola
ISO: 1600
flash: no
luogo dello scatto: Barcellona
data: 11 Giugno 2005 - 17:10
data di upload: 11 Settembre 2005 - 15:38

tags: bianco e nero, istantanea, paesaggio urbano
note tecniche: In fase di scatto ho preferito isolare un unico bambino (dal gruppo) per sintetizzare meglio tutti i layer della scena: come descritto nel commento, ogni livello della foto rappresenta una diversa faccia della città!

Pellicola (Fuji ISO1600 B/N) acquisita con CanoScan 8400F
statistichegrafico dei voti
edizionetotale
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6 3
5 1
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posizione su 9 2035°
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Galleria Henry
di Alessandro Garda


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commenti
    Nick  [9 Ottobre 2005 - 16:55]
Vecchi palazzi affiancati a nuove costruzioni, fino qui cosa centra questa foto con la galleria, ma poi un attimo dopo entra in gioco un bambino, del cui viso onestamente poco ci interessa, che vestito in meniera "antica" cavalca il suo moderno monopattino e questo è l'attimo colto.

Bravo
    Tommy  [9 Ottobre 2005 - 00:07]
Come altre volte è successo, il commento della tua foto è di gran lunga migliore dello scatto, ma in questo caso il divario è tanto e tale, da non giustificare la sufficienza. Guardando la foto ho pensato: "embè?". Anch'io sono stato di recente a Barcellona (vedi le mie foto nelle altre gallerie), e concordo in pieno sulle considerazioni che fai sulla città, ma credo che questa foto non renda assolutamente giustizia di quello che dici. Partiamo dallo scenario: non ci sono elementi che permettano di immedesimare lo spettatore in un centro antico e povero di una metropoli, men che mai si respira un'aria metropolitana: si vede soltanto un angolo limitatissimo e si intravede a fatica una serie di finestre. L'intenzione era forse quella di far dialogare il vecchio col nuovo attraverso il riflesso, ma questo è poco chiaro e troppo marginale, mentre gli elementi sulla sinistra dominano eccessivamente sulla composizione. Poi il soggetto: quando ho letto il commento mi sono immaginato frotte di ragazzi sullo skate che avevo potuto contemplare di fronte al Museo di Arte Contemporanea di Barcellona, ma questo sparuto rappresentante, sfocato e col volto eccessivamente nero, non riesce a riprodurre lo stesso effetto.
Le foto con una macchina a pellicola sono molto più difficili da fare, ma preferisco premiare i buoni risultati piuttosto che giustificare quelli non riusciti.
    Grunter  [7 Ottobre 2005 - 13:03]
Concordo in pieno con quanto è già stato detto, apprezzo lo sforzo di cogliere il dualismo di cui parli che, purtroppo, non compare granchè dalla istantanea che hai realizzato.
    Luke  [6 Ottobre 2005 - 19:25]
Sono abbastanza daccordo con Sandro.
Forse però dallo scatto non traspare molto la doppia faccia della città: la parete vetrata sullo sfondo e il palo (lampione?) d'acciaio dovrebbero rappresentare la modernità, ma se non lo spiegavi nel commento dubito che ci avrei mai fatto caso. Sembra uno sfondo abbastanza anonimo.
Peccato che tu abbia deciso di scurire volontariamente il volto del bambino... poteva essere il centro della foto ... pensa poi se guardava verso di te! Io credo che anche sul discorso della privacy ci sia un po' da discutere ... una foto così non vedo come possa nuocere alla vita privata di quel ragazzo che gioca. Un conto è se gli avevi fatto un ritratto strettissimo occhi-naso-bocca, un conto è se scatti una foto che comprende, fra l'altro, anche la sua figura.
Accipicchia però, ti ci sei messo d'impegno! Addirittura hai comprato la pellicola a 1600 ISO! Però, mica male la grana ... mi sembra piuttosto fine e poi in questo scatto e in genere nel bianco e nero ci sta bene.
    sisco!  [16 Settembre 2005 - 12:56]
l'autore rispondeApprezzo con entusiasmo commenti su questo genere di foto: negli ultimi periodi, sfruttando la reflex e le potenzialità del bianco e nero, mi sto avvicinando alle istantanee, sperando d'imparare!
Purtroppo i problemi che sottolinei sono tutti giusti, mi spiace per la definizione del volto del ragazzo ma è stata una mia scelta: l'ho scurito per evitarne il riconoscimento, e quindi eventuali problemi legali (non si sa mai!)
    SAndro  [12 Settembre 2005 - 12:45]
Analizzando attentamente il tuo scatto, devo dire che mi piace, perché si scorgono effettivamente alcuni degli elementi che hai sottolineato nella descrizione, ma ha un problema, secondo me manca di respiro. Il contesto, grande attore nel palcoscenico preciso che hai scelto di riprendere, non riesce a raccontarci la sua parte da protagonista, pochi dettagli (tappeti alle pareti, strani cilindri bianchi, il riflesso di palazzi sullo sfondo) che rendono confusa la sua "faccia" perchè poco delineati. Il bambino che gioca, non a fuoco, sembra triste, immobile e solitario (ma non dovevano essere in tanti? così davi la sensazione del gioco collettivo), oltre ad avere il volto troppo impastato col fondale, tale da renderlo anonimo, un difetto perché è invece sullo sguardo che dovrebbe dirigersi l'attenzione. Il bianco e nero è un po' corto, poche sfumato e eccessivamente scuro.
Forse meritava dare una flashata e allargare il campo di vista, per istantanee di questo tipo tutti dobbiamo moltissimo ad uno dei più grandi fotografi del XX secolo, che ti consiglio di studiare, Robert Doisneau.
Anche questo è un genere fotografico nuovo per te, bene, stai ampliando gli orizzonti!



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