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Meno di zero


Meno di zero






commento del fotografo
Bret Easton Ellis - Meno di zero (Less than Zero, 1985)

"Cos'è giusto? Se si vuole una cosa è giusto prendersela. Se si vuole fare una cosa è giusto farla".
Sesso facile, cocaina, feste sempre più trasgressive, auto di lusso, rock a tutto volume: a Los Angeles i giovanissimi che frequentano l'ambiente patinato degli studios cinematografici hanno tutto e non desiderano più niente. In un mondo illuminato dai bagliori spettrali dei videoclip e svuotato d'ogni sentimento, Clary, Blair, Daniel e Julian, biondi abbronzati, esplorano le pieghe infernali del 'paradiso' californiano in un crescendo di amoralità e devastazione interiore che presto sconfina nell'orrore.
Meno di zero è il ritratto disincantato dell'ultima "generazione perduta", il romanzo che ha catapultato Ellis sulla scena letteraria americana, diventando il libro culto della Mtv generation.
autoreinformazioni sulla fotografia
Tommaso Rafanelli

 alias Tommy 
guarda tutte le mie foto!
edizione: 8. Musica & Parole
galleria: Parole
macchina: Canon EOS 300D
obiettivo: Canon EFS 18-55mm f/3.5-5.6
sorgente: digitale
tempo di posa: 1/5 sec
diaframma: f/5.6
focale: 90 mm
ISO: 100
flash: no
bilanciamento del bianco: luce a incandescenza
luogo dello scatto: bagno di casa mia
data: 27 Dicembre 2004 - 18:12
data di upload: 27 Dicembre 2004 - 20:18

tags: emotivo, ritratto
note tecniche: Ringrazio Sandro per l'aiuto nel trucco e nello scatto.
statistichegrafico dei voti
edizionetotale
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9 1
8 2
7 3
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1
il tuo voto è indicato in rosso
posizione su 12 153°
punteggio 7.261 7.261
numero voti66
commenti2
visite812911
comunicazioni
segnalazione della giuriaPer la capacità di centrare lo spirito dell'opera rappresentata riuscendo allo stesso tempo a colpire con uno scatto bellissimo, inquietante e teneramente drammatico.
I dettagli nel capitolo 15. la Giuria, le Segnalazioni e le Esclusioni (e Fuori Tema) del regolamento di concorso.

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Case di fango
di Antonio Ulzega


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commenti
    SAndro  [11 Febbraio 2005 - 10:15]
commentoNon credo proprio Jacopo, che volesse dichiarare che di non essere un bravo ragazzo, Tommaso è semplicemente un po' scemo :-)
Non dovrei essere io a chiedere spiegazioni, ma questa osservazione sul fatto di essere una copertina da "libro generico" mi incuriosisce, cosa significa? Non ho proprio capito.
    Tommy  [10 Febbraio 2005 - 23:52]
l'autore rispondeNon capisco la tua definizione di "libro generico", Jac. Che cosa intendevi dire?
Vorrei precisare che il senso della foto era anche quello emerso dai commenti, ma non solo. Vi siete un po' fossilizzati sull'interpretazione di Niccolò (peraltro condivisibile), ma si poteva anche leggere come la ricerca di un'apparenza che copra i disagi di convivere con la sensazione opprimente di vacuità del vivere di un giovane che possiede tutto senza avere niente. Forse non sono un attore così capace...
    Jack  [9 Febbraio 2005 - 23:27]
Megalomane!!! Il tema lo hai centrato appieno e mi sa tanto che vuoi far capire che in fondo anche tu non sei quel bravo ragazzo che tutti pensano!! Hai preso la copertina come spunto per dichiarare finalemente ciò che volevi, solo che mentre ti truccavi, tuo fratello ti ha fatto la foto!! A parte gli scherzi, intrerpretazione originale e ben fatta, anche se forse fin troppo "da libro generico".
    Luke  [9 Febbraio 2005 - 23:02]
Devo dire che senza aver letto il libro (accipicchia sono rimasto indietro?) è difficile dare un senso alla copertina. le tue note e i commenti degli altri però mi aiutano a capire che l'intento è quello di rappresentare un apparente bravo ragazzo che sotto sotto è alla ricerca della folle esagerazione. In questo la scelta di riprendere un riflesso nello specchio che mostra la vera anima del personaggio la trovo geniale (un po' alla "ritratto di Dorian Gray")!
La grafica è superclassica e da tipico libro, forse potevi inventare qualcosa di un pochino più innovativo o personale. Secondo me la foto sarebbe stata meglio leggermente più piccola, con una cornice bianca anche a destra e sinistra... ma questo è un parere personale...
    SAndro  [7 Febbraio 2005 - 20:22]
Senza alcun dubbio una delle migliori. Centra appieno lo spirito del libro di B.E.Ellis, un'allucinato riflesso della vita, uno sguardo perso (sei bravo a fare lo sguardo perso :) con un rossetto che disegna un sorriso clownesco, drammatico e irriverente, oltre ad essere vuoto. E' proprio il vuoto di "Meno di zero" che conquista con questa copertina, azzeccata idea e inappuntabile nelle scelte tecniche di realizzazione. Anche la sobrietà dell'impaginazione (scopiazzata da Einaudi) mette ancor più a nudo, termine migliore non potevo sceglierlo, il senso di vuoto di un paradiso artificiale e desolato.
Su altri aspetti non posso commentare... ringraziami per la scelta dell'inquadratura! :-)
    sisco!  [5 Febbraio 2005 - 14:48]
Notevole la scelta dell'immagine, che si caratterizza per una forza comunicativa non indifferente!
Bella la foto, con il retrovolto non riflesso (sfuocato) che inquadra il volto riflesso, vero protagonista; il rossetto a mo' di clown e l'espressione seria sono un'accoppiata fantastica!
Ma le occhiaie ce l'avevi oppure sono frutto di un abile ritocco (credo la prima..).
Anche per questa immagine stessa nota sulla grafica: comprendo la coerenza e la classicità dell'impaginazione, ma almeno in una delle due immagini della categoria potevi fare uno sforzo in più ed inventarti qualche cosa di più personale!

Alla fine bella foto, ottima la scelta (visto il libro a cui l'hai associata), buonissimo il risultato!
    Lapo  [16 Gennaio 2005 - 19:00]
Ideare una copertina non è per niente facile, anche se tanti credono di si, infatti basta scorrere i km di scaffali delle librerie ed uno se ne fa un'idea. Questo è un esempio di bella copertina, nel senso non solo estetico ma anche del racconto che racchiude. Normalmente quando si compra un libro non se ne conosce il contenuto, ma c'è sempre il riassuntino in quarta di coperta che ti aiuta ad annusare l'aria che tira, tu l'ahi centrato in pieno. Io non ho letto questo libro ma altri di Ellis e credo che la ricerca attenta dei dettagli nell'immagine essenziale che hai scelto racconti più di cento parole.
Una gelida follia nel gesto, un vuoto devastante nel nulla dello sguardo.
    Nick  [16 Gennaio 2005 - 12:05]
Ho letto il libro un bel pò di anni fa, e trovo azzeccatissima la tua copertina.
Il tuo viso, fondamentalmente di bravo ragazzo, con barba fatta e capello ben tagliato, trasformato da un trucco assurdo e da uno sguardo allucinato, come se ti stessi preparando ad uscire nella notte a compiere follie ed esagerazioni, rispecchia in pieno i personaggi folli descritti da Ellis.



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