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Il corpo delle donne

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  Rosa  [28 Settembre 2009 - 12:19] letto 868 volte
IL CORPO DELLE DONNE è il titolo di un documentario sull’uso del corpo della donna in televisione.


http://www.ilcorpodelledonne.net/?page_id=89
  SAndro  [29 Settembre 2009 - 10:09] letto 848 volte
Ciao carissima Rosa, ieri non ho avuto tempo di guardare con calma il documentario quando lo avevi caricato.

Però mi è capitato proprio ieri sera di guardare la trasmissione "L'infedele" di Gad Lerner su La7 nella quale si parlava proprio di questo argomento e di questo documentario con Lorella Zanardo presente in studio.

Tralasciamo la stupidità delle due signore presenti, che sono un insulto all'intelligenza delle persone (e non faccio riferimento alla parte politica perché sono un insulto anche verso i cittadini che intendono rappresentare), incarnazione perfetta di idiozia e dimostrazione pratica che si riesce comunque a respirare nonostante le cavità temporali vuote.

Parlando del filmato. Devo dire che sono rimasto sconvolto, viste così quelle immagini, tutte insieme, con le pause giuste per avere il tempo di un'analisi anche estetica, mi hanno fatto rabbrividire e così urtato quasi da giungere alle lacrime.
Sarà che ormai è qualche anno che non guardo la TV cosiddetta "spazzatura", in abbondanza sulle reti Mediaset (ma sfociata anche in Rai), sarà che mi sono disintossicato da queste immagini disgustose e svilenti, non solo per le donne ma anche per gli uomini trasformati in utilizzatori finali, tutti uguali e ugualmente consenzienti. Sarà che dedicandomi a pieno alla fotografia e alla lettura delle immagini in maniera critica, ho recuperato una sensibilità che forse la televisione mi aveva addormentato.

Beh... quello che ho visto è a dir poco disgustoso. Non immaginavo che si fosse giunti a tanto.
La velina in abiti sadomaso, in onda alle 7 di sera, è qualcosa che dovrebbe davvero far riflettere. E' un erotismo complesso, non facilmente comprensibile o leggibile nei suoi simboli perché frutto di un immaginario adulto, certo non accessibile al pubblico spesso di piccola età di quell'ora.

L'immagine della ragazza appesa ad una corda con accanto un culo di gomma, è umiliante, e dovrebbe far vergognare tutti. Mi veniva quasi da piangere di fronte a questo fascismo estetico. Un'imposizione estetica che non è semplicemente additabile perché superficiale, ma per il potere che ha di modificare la reale percezione del mondo e delle cose.
Perchè i corpi sono belli perché diversi, perfetti perché non omologati, e fascinosi proprio perchè mutano nel tempo.

www.ilcorpodelledonne.net

Consiglio a tutti di guardare questo documentario, non tanto per convincersi, ma per darsi il tempo di recuperare un senso critico dell'immagine cosiddetta "di consumo".
  astronave1974  [29 Settembre 2009 - 13:27] letto 828 volte
la libertà personale trascende le congetture della nostra mente...ancora ci illudiamo e ci prendiamo il lusso di avere un tiranno (cattivone) che ci costringa a fare ciò che non vorremmo, che possiamo comodamente colpevolizzare e giudicare a nostro piacimento...tuttavia resta il fatto che  siamo solo noi a decidere delle nostre azioni, e per ciò ne siamo responsabili...sempre!
Siamo liberi di avere paura, di autodistruggerci e di farci distruggere da un altro essere umano, di distruggere a nostra volta...sono forse meno violenta di un tiranno e ho forse meno paura di un Giuda? eppure sono un essere dalle infinite possibilità e decido della mia esistenza, istante per istante...gli specchi su cui riflettiamo possono essere molteplici, e il piccolo mondo dei mass media ci offre una vasta gamma di prodotti con i quali poter conformare alcune delle nostre attitudini...allora non me la sento di giudicare perchè siamo liberi di fare di noi ciò che vogliamo. Però mi piace riflettere e capire e mi appare questa immagine: se smettiamo di concentrarci su qualcosa quel qualcosa semplicemente cessa di esistere...per lo stesso motivo se nessuno vuole giocare a nascondino c'è poco da fare, non si gioca! ma se tutti vogliono giocare a nascondino ed io no bè, sono libera di farlo, e nel mio universo quel gioco semplicemente non ci sarà, e in tutta probabilità ce ne sarà un altro che mi stimola di più, e magari anche qualcuno con cui giocarci!
Io penso che tutti questi corpi passati in rassegna in questo video abbiano una coscienza, e sembra proprio che sappiano bene a che gioco stanno giocando...personalmente il gioco propagandistico dei mass media mi annoia mortalmente, e per quanto potenzialmente potrei tranquillamente stare sotto un tavolino in una cabina di plexiglass, piuttosto che a inveire contro una ragazzina, piuttosto che stare appesa come un prosciutto, tutti giochi molto erotici e piacevoli (su dai, basta con la maschera del moralismo) del sistema dominato dominante (e chissà, magari ci ho anche giocato in altre forme) oggi scelgo altri giochi di altri sistemi che non penso siano più o meno edificanti, o più o meno deplorevoli, ma semplicemente altri...e dunque nel mio universo non esiste la televisione, principalmente perchè gli altri giochi, come tutti i giochi, hanno bisogno di energia e di attenzione...per esistere
 
  alice  [30 Settembre 2009 - 17:15] letto 784 volte
Cara Rosa,
ho visto il documentario con fatica. Come Sandro e Astronave evito accuratamente di guardare certe trasmissioni in tv (anzi, diciamo che la tv la accendo molto poco) quindi trovarmi di fronte a quelle immagini tutte insieme mi ha fatto un certo effetto. Mi e' venuto in mente un libro letto tanti anni fa che si intitola "Cattiva maestra televisione", un'analisi attualissima su come la televisione possa plasmare l'immaginario collettivo e l'approccio al mondo in quanto appunto maestra e fonte di alfabetizzazione. Ma la nostra televisione (che ben e' rappresentata dal documentario) e' decisamente una cattiva maestra: ad esempio trasmissioni come quelle di Mammuccari & co. come possono influenzare  l'immaginario collettivo nei confronti della donna? Qual e' il messaggio che si trasmette, non solo ai maschi (e dico maschi includendo i bambini) ma anche alle femmine? Donna come oggetto ovviamente, oggetto "senza cervello" (citazione dal documentario), oggetto muto, esibito, palpeggiato, deriso, creato solo per il piacere altrui. Altro messaggio e' che per le donne (in televisione come nella vita) non contano le capacita' intellettuali ma l'apparenza. Delle grosse tette infatti hanno il potere di tenere qualche minuto in piu' il pubblico su quel canale, indipendentemente dal contenuto del programma. Questo e' infatti l'obiettivo: non credo ci sara' un limite (ne' grazie al buongusto ne' tanto meno al rispetto) perche' il goal e' avere piu' audience, attirare l'attenzione pruriginosa facendo dimenticare grazie a perizomi e capezzoli la totale assenza di contenuti.
Non credo che in Paesi piu' evoluti, emancipati, civili, tutto questo sarebbe accettato. In Paesi dove da decenni le donne sono in Parlamento esattamente come gli uomini. Ma siamo in Italia, e non mi dilungo sulla questione. Vorrei pero' fare delle considerazioni, sulla base di quelle di Astronave: una cosa e' quello che si fa in camera da letto (dove personalemente credo che non ci siano tabu' se si e' entrambi consenzienti), un'altra e' la rappresentazione che fanno i media del sesso e della donna, una rappresentazione fuorviante, umiliante e grottesca che volenti o nolenti influenza la societa' in cui viviamo, indipendentemente dal fatto che io o Astronave o Rosa o Sandro decidiamo di non guardare la televisione. Altra considerazione e' che personalmente non credo al libero arbitrio, ovvero credo che a volte non si possa scegliere. Non sceglie il bambino piazzato davanti alla televisione, non sceglie la persona che non ha la possibilita' di accedere a diversi punti di vista, a opinioni critiche differenti da quelle che ogni giorno gli vengono propinate, piu' in generale non sceglie chi non puo' permettersi il lusso di scegliere. E' una grande responsabilita' per le istituzioni e anche per chi e' invece in condizioni di scegliere... 
  SAndro  [30 Settembre 2009 - 17:28] letto 776 volte
Avevo scritto questa risposta prima che Alice scrivesse la sua e mi sono reso conto che esprime un pensiero simile. Vabbè, lo posto lo stesso :-/

Capisco il tuo punto di vista Astronave, ma sarebbe più convincente se la maggioranza delle persone fosse "altrove" mentre succedono queste cose.
Dato che invece non è così, allora è necessario almeno porsi il problema.
Penso che rivolgere lo sguardo dall'altra parte perché non interessa o perché non piace, sia un po' come far finta di non aver visto, quando invece il costume imperante produce un rumore così assordante che il non voler vedere finisce per trasformarsi in una presa di posizione "etica".

Tutti quei corpi hanno una coscienza, forse (speriamo), ma non è questo il punto. Quello che conta è che sicuramente hanno molto potere di trasformare la società e il comune sentire, purtroppo.
E l'istante della trasformazione è definito molto definitamente nel momento in cui ci siamo abituati anche a questo. Perché fintanto che lo consideriamo qualcosa di "eccezionale", fuori dal nostro modo di sentire, allora lo circoscriviamo e ne limitiamo l'effetto. Quando arriviamo a tollerarlo, allora siamo già "complici".

Anche se noi non siamo affetti da questa trasformazione o resistiamo dal prenderne parte, ne dobbiamo pagare comunque le conseguenze, ovunque ci giriamo, partendo dalla strada fino nei palazzi.

Si, evviva la libertà di scelta, sempre che la scelta sia veramente libera.
  Rosa  [1 Ottobre 2009 - 13:19] letto 753 volte
Ciao a tutti,
avevo postato il link del documentario senza un commento aspettando le vostre reazioni  sicura che, sarebbero arrivate.  Come Sandro e Alice anche io sono rimasta sconvolta dalla successione martellante di quelle figure...tutte insieme.... il ritratto della donna che ne viene fuori è a dir poco umiliante oltre che preoccupante. Lungi dal giudicare le coscienze delle protagoniste del documentario, trovo veramente svilente l'idea e l'utilizzo che la televisione fa de nostri corpi e delle nostre menti....e pensare che era nata come strumento di cultura!!!!! Sono d'accordo con Astronave, nel mio universo la televisione è spenta e si gioca a tana libera tutti, ma, non posso smetttere di vedere quello che è al di fuori del mio mondo...li ci trovi diciasettenni che chiedono a papà una quinta di reggiseno per regalo, donne convinte che la felicità si possa raggiungere con un naso nuovo, e poi magari le labbra, le orecchie, il bodulino che paralizza o che semplicemente fanno la dieta del tubero tropicale per assomigliare a quel corpo-prodotto che i media ci mostrano con tanta insistenza. Il bambino, ma come lui tutti noi spettatori passivi,  non può scegliere,come giustamente fanno notare sopra, non sa giudicare e probabilmente recepisce in maniera del tutto incoscia quel modello..... il risultato è palese e sotto gli occhi di tutti!
Non mi dilungo oltre su questo argomento che meriterebbe una trattazione decisamente più ampia e approfondita.......trovo semplicemente triste l'assenza di modelli propositivi in tv e l'esasperazione di quei corpi profondamente trasformati dalla chirurgia estetica..... Il corpo (in particolare quello femminile ma non solo) subisce oggi la stessa sorte toccata all'opera d'arte....è divenuto bene di consumo, si è plasmato da soggetto a prodotto perdendo inevitabilmente quella che Benjamin chiamava aurea(mi scuso per il paragone), dimenticando nella moltiplicazione e normalizzazione, la sua identità e specificità.
  astronave1974  [1 Ottobre 2009 - 16:16] letto 740 volte
per sistema dominato-dominante intendo quel sistema di gioco forza che alla maggior parte di noi umani sta tanto a cuore, lo stesso che si può chiamare vittima-carnefice, sadico-masochista, o come lo descrive molto bene l'antropologa belga Pat Patfoort, il sistema maggiore-minore, o sistema della violenza, del conflitto, della guerra...quando con tutta tranquillità affermo che a questo sistema ci ho giocato anche io, oggi sempre meno, non intendo confessare le mie abitudini sessuali ma semplicemente chiamare le mie azioni col loro nome...mi sono ritrovata spessissimo sotto le grinfie di qualcuno più "forte" di me che mi voleva schiacciare, ma altrettanto spesso ho schiacciato io, e altrettanto spesso mi sono schiacciata senza l'aiuto degli altri...questo è un gioco che ha bisogno di consenso perchè senza il mio consenso nessuno mi può schiacciare, ed io non posso schiacciare nessuno che non voglia (mia figlia a otto anni mi ha fatto capire molto chiaramente che non avrei potuto più alzare le mani su di lei, eppure le volte che lo feci si possono contare sulle dita delle mani...non l'ho mai più fatto)
ma questo è solo uno dei tanti sistemi che l'uomo può agire, sulla base del quale può dilettare se stesso e, perchè no, anche gli altri. La società viaggia sui binari di questo sistema, (ma non solo), perchè la maggior parte dei fruitori del treno vanno in quella direzione, e ci vogliono proprio andare, e la televisione come i giornali le radio e la pubblicità viaggiano con lei (è tanta la letteratura che spiega tutto questo, ma non ce ne sarebbe nemmeno bisogno perchè tutti noi abbiamo dentro quel bambino puro che urla perplesso "l'imperatore è nudo!")
e se io voglio andare in un'altra direzione? se ci sono già stata in quel posto dove porta quel treno e davvero non rientra più nei miei interessi? mi si deve per questo  additare come voltafaccia o menefreghista? si potrebbe anche fare, in realtà mi sarebbe del tutto indifferente!
Il punto non è cambiare la società, perchè io non mi permetto di dire ad un altro essere umano che sta sbagliando...su quali basi, con quale autorità lo potrei fare? chi può dire che quel sistema è giusto o è sbagiato? per chi, perchè poi? il punto è, se si vuole cambiare davvero qualcosa, cambiare il sistema dentro la nostra mente, e dunque il nostro universo personale!
Ho due figlie, e nonostante a casa non ci sia la televisione hanno libero accesso nelle case dove invece c'è, e accade che talvolta la guardino anche loro...sono io che, da genitore, scelgo per loro (per la grande quasi più) e come io scelgo per loro così hanno fatto e faranno i genitori dei figli che si vogliono comprare il reggiseno smisurato o che vogliono diventare veline, e neanche questo è giudicabile, perchè scandalizzarsi? quella figlia avrà tutto il tempo per scegliere se continuare a giocare a quel gioco o se giocarne un'altro, e sarà una sua scelta personale! Ma se non ci sono alternative? Se tutti abbiamo lo sguardo là, come facciamo a creare qualcos'altro?
Non dimentichiamoci che l'essere umano di tutte le culture e di tutti i tempi ha sentito la necessità di cambiare il suo corpo, anche di deturparlo all'occorrenza!
Io sono una donna, le mie figlie sono donne, le veline sono donne, le infibulate sono donne, le prostitute sono donne, e in qualsiasi stato, condizione, posizione, soltanto il fatto di esserlo...ci infonde un'infinita dignità!
:)
Stefania

  Il Lele  [2 Ottobre 2009 - 08:56] letto 702 volte
il documentario non è una critica alle donne che adottando determinati stili di vita o che si conformano alla cultura dominante, nessuno giudica o si scandalizza per la velina o la escort che vede un'ocassione di raggiungere una posizione di 'potere' (mediatico o politico) semplicemente con una dimenata di culo, cosi' come nessuno si è mai scandalizzato per il medesimo comportamento al maschile (favori, raccomandazioni).

semmai la critica è rivolta esclusivamente ai contenuti di una televisione pubblica (e per pubblica non intendo di stato, ma quella accessibile a tutti indistintamente) in cui la scelta non è cos' facile cosi' come credi tu, priva di contenuti e che propone un modello di donna aberrante e uniforme su tutti i canali. Una televisione che per quanto riguarda le donne non giudica le loro capacità ma le loro tette e i culi. e tutto questo nostante la maggioranza del pubblico sia femminile, e che induce la donna a mostrare sè stessa non per come vorrebbe o potrebbe essere ma per come gli uomini vorebbero che fosse.
  astronave1974  [2 Ottobre 2009 - 10:34] letto 686 volte
....Niente di nuovo sul fronte occidentale...



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