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Portfolio


Mozambico (ritratti in bianco e nero)


di Sergio Sbardellati
15 immagini - 1.70 mb
data di pubblicazione: 23 Marzo 2010

luogo: Mozambico


tags: africa, mozambico, ritratti, sbardellati

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(10 commenti)
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L'occasione per questo reportage è nato per caso. Sapevo che Acacio, il mio autista, tornava ogni tre o quattro mesi al suo villaggio d'origine per trovare la nonna e pregare sulla tomba della madre, precocemente scomparsa. Partiva da solo ed impiegava tre giorni tra andare e tornare con i "chapas" strapieni di uomini e polli. La maggiore difficoltà era, dopo aver percorso circa 200 km. a nord di Maputo, trovare un passaggio verso la costa per altri 40 km. Visti i disagi viaggiava solo, preferendo risparmiare alla moglie ed alla figlioletta le fatiche dello spostamento.
In quei giorni avevo la mia famiglia in Italia, i fine settimana erano vuoti, fare delle foto in un vero villaggio sperduto nel bush era una buona opportunità; proposi allora ad Acacio di andarci insieme, portando anche i suoi familiari. Detto fatto si partì dopo aver provveduto (previo censimento rapido) a quanto necessario per un pranzo collettivo , quaderni, matite ed altri giochini per i bambini.

Arrivati nel piccolo villaggio, mi ha colpì come questo ragazzone, grande e grosso, si rapportasse con estrema deferenza, rispetto, e tangibile affetto verso la nonna. Ascoltò per quasi un'ora i suoi consigli, annuendo spesso ed assumendo in certi momenti atteggiamenti contriti come se fosse stato rimproverato. Stavo osservando la scena tipica di una madre, per lui ritrovata, premurosa e protettiva e del figlioletto da consigliare e guidare. Dopo la lunga confessione ed aver avuto una sorta di benedizione il nostro uomo si levò visibilmente sollevato.
La moglie e la figlioletta erano rimaste intanto sedute a poca distanza, immobili e silenziose. Poi fui presentato a tutti i membri della famiglia. Mentre alcune donne prendevano in consegna le vettovaglie per preparare il pranzo, andammo in un campo dove era sepolta la madre. Assistetti, silente ospite, ad una toccante cerimonia di commemorazione. Dopo la pulizia della tomba, posta sotto un grande Mopani, pregarono cristianamente e in una complicata cerimonia versarono dell'acqua tutt'intorno, come per benedire la terra.

Immediatamente dopo, approfittando della disponibilità dell'auto ,portammo la nonna a circa 10 km. di distanza a trovare, in un altro villaggio, sua cognata che non vedeva da sei mesi. Le due donne, felicissime dell'opportunità si scambiarono tutte le notizie ed i pettegolezzi che non avevano nel frattempo potuto dirsi. La vera festa intanto la facevano i bambini del villaggio che ci circondavano elettrizzati dalla novità di vedere quello strano bianco che non aveva altro da fare che girare in mezzo a loro con una fotocamera.

Di ritorno al primo villaggio scoprii, con sorpresa, che avrei pranzato solo con Acacio e suo zio, nostro ospite e maestro della scuola elementare. Avevano insomma preparato un pranzo per soli uomini. Ma attenzione, le donne senza farsi mancare nulla si erano già organizzate, rumorosamente e festosamente a pochi metri da noi. Ho avuto l'idea che far mangiare gli uomini da soli non era un privilegio ma un contentino, una pura concessione di facciata della matriarcale organizzazione della famiglia.


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reportage

La moglie di Acacio



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La figlioletta di Acacio



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La sorella di Acacio



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Una cuginetta



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Altri cuginetti



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Una ragazza del villaggio



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Una ragazza del villaggio



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La ragazza si appresta a cucinare



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La cognata della nonna



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Un assorto bambino



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Occhi, semplicemente occhi



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Canna da zucchero



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Una piccola biondina dagli occhi verdi



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Tutti in fila per la foto di gruppo



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Il sorriso contagioso del buon umore



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commenti
  xxx  [19 Dicembre 2010 - 18:59]
Ottima galleria di delicati ritratti
  melisendo  [29 Marzo 2010 - 14:04]
Un'ottima galleria di immagini di un popolo che merita molta considerazione.
  orobleu  [28 Marzo 2010 - 14:11]
molto belle dei buoni ritratti non guastano mai!!
  kruger  [25 Marzo 2010 - 12:29]
Vi ringrazio tutti per l'apprezzamento. Condivido in pieno quanto detto da Sanminiato circa il ritrarre le persone in certi contesti. Mi era capitato di accennarlo anche in un commento sul reportage "Muri"in India e ,coincidenza ,  l'ho meglio chiarito in una nota a margine in un servizio in BW sull'India di prossima publicazione.
  kruger  [24 Marzo 2010 - 17:38]
Per Griccio: E' una Olympus E1 del 2005 con ottiche Zuiko. Macchina eccellente , quasi tropicalizzata, molto maltrattata ma sempre affidabile.
  Griccio  [24 Marzo 2010 - 15:20]
Splendidi ritratti con un bianconero raffinato e impeccabile; che macchina è? pellicola 35 mm?
  Sanminiato77  [23 Marzo 2010 - 17:46]
Che meraviglia!!
I complimenti che ti faccio devono essere almeno doppi o tripli.. perché oltre ad aver realizzato dei ritratti di rara bellezza, con una tecnica ineccepibile.. sei riuscito, secondo me, in un'impresa ancor più difficile: quella di aver immortalato questi sguardi e sorrisi con sensibilità e delicatezza non comuni..
Molto spesso, guardando degli scatti che ritraggono persone che vivono in condizioni ben più misere della nostra, avverto una sgradevole sensazione di voyeurismo pietistico e strappalacrime, se non addirittura di sciacallaggio fotografico.. ma questo non è affatto il tuo caso.
Grazie per averci mostrato quello che secondo me è il vero volto di un'Africa gioiosa e fiera.
  SAndro  [23 Marzo 2010 - 14:30]
Un portfolio dedicato interamente al ritratto in effetti ci mancava, non l'avevamo ancora visto qui.
Un bianco e nero estremamente preciso e calibrato e questi volti che risplendono nella loro semplicità e autenticità.
La 3° foto è un capolavoro, vale l'intero portfolio.
  Alessandro  [23 Marzo 2010 - 09:03]
una emozionante storia che traspare da occhi e sorrisi meravigliosamente intensi, grazie Sergio
  Il Lele  [23 Marzo 2010 - 08:55]
splendidi ritratti!!!!



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