Collaterale alla rassegna “Padova Aprile Fotografia. Forme dell’Identità” promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo - Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova
inaugurazione: Giovedi’ 09 Aprile 2009, ore 18.30
Il dato costante delle fotografie di Rossella non è una rappresentazione descrittiva e inclusiva di cose che ci circondano, né basata su un metodo che progetti a priori precisi percorsi e traguardi. Ma è una rappresentazione nata da intuizioni emozionali dell’ autrice che, in casuali incontri con il reale, identifica punti attrattivi (ombre, riflessi, rugginosità, pioggia, particolari di architetture o di parole) portatori di forma e di senso. L’ inquadratura li definisce dal contesto e ne evidenzia le potenzialità; lo scatto li fissa nell’immagine con immediatezza, senza rimandi di dubbiosità e considerazioni, perché l’autrice ha piena fiducia nella propria intuizione. Per lo stesso motivo l’autrice non si avvale della post produzione, implicante un distanziamento spazio-temporale che ancor più altererebbe e impoverirebbe l’originario rapporto di sensibilità e realtà. L’immagine fotografica così ottenuta è un’immagine profondamente decontestualizzata dall’insieme di provenienza, autonoma sia sul piano strutturale,che estetico, che semantico. Può seguire però due direzioni principali: una verso la facciata, l’esteriorità del referente, come consistenza sensoriale e geometrizzante; l’altra invece verso ciò che sta oltre, che sta dietro tale esteriorità, come entità riflessa ed onirica, fluttuante, smaterializzata. Scevre di intellettualismi, frutto di emozionalità e immediatezza, le fotografie di Rossella sollecitano anche nello spettatore un analogo rapporto di fruizione, coinvolgendolo in un’esperienza del reale inaspettata e fascinosa.
ALESSANDRO BEVILACQUA
Sono
Rossella Padovani.
Allieva di Fabrizio Plessi, Guido Delle Monache e Guido Zilio al Liceo Artistico di Padova, ho vissuto a lungo negli Stati Uniti. Là ho imparato la lavorazione della vetrata artistica e ho iniziato a fotografare. Porto sempre con me la mia digitale; inquadro le ovvietà quotidiane e gioco a scoprirne il lato sorprendente, per proporlo a chi guarderà le mie foto.
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DETTAGLI d'identità urbane,
come in vetrina.
Asfalti in colonne,
dal grigio al colore.
Oltre la soglia, sul retro,
città emozionali io vedo.
Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.
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