DUSHA, ANIMA RUSSA
San Pietroburgo, 2004 Mosca, 2005
MiCamera espone Dusha, anima russa di Davide Monteleone. In mostra, 40 stampe tratte dal progetto realizzato tra il 2002 e il 2007.
Scrive Margherita Belgiojoso nell’introduzione del libro Dusha, pubblicato da Postcart nel 2007;
“…potrebbe essere un’ode all’Unione Sovietica: i suoi personaggi sembrano abitanti alienati di un mondo che è finito quasi venti anni fa, i custodi di un piccolo mondo tutto loro. Winston Churchill diceva che i russi sono un indovinello avvolto nel mistero dentro un enigma….Mentre un proverbio locale sostiene che il russo rimane un vero enigma. Una difficoltà di comprensione reciproca che è pesata negli anni della presidenza di Putin, quando si è avvertita in Occidente una crescente russofobia... l’Occidente non afferra quanto sia pesante lo strascico della storia sovietica e non solo sulla Russia di oggi, e si ostina a giudicare questo paese con i propri parametri.
Davide Monteleone ci avvicina a questo mondo come quasi nessuno è riuscito a fare prima: le sue fotografie sono una finestrella sull’intimità dei russi, uno sguardo a uso e consumo di chi la Russia non la conosce, non la capisce e la teme… è uscito dalle capitali, ha vagato per le province. Ha guardato senza mai giudicare, trattando questo mondo con rispetto e grande empatia. Nelle sue immagini c’è tenerezza, levità, grande simpatia per questa bellezza povera…”
Il libro nel 2008 si è aggiudicato il premio Bastianelli a Roma, il secondo premio agli IPA Award 2008; sempre nello stesso anno è stato dichiarato miglior libro di fotografia al festival di Fotografia di Roma.
NOTE BIOGRAFICHENato nel 1974, Davide Monteleone, inizia a lavorare come fotoreporter nel 1998. Nel corso degli anni il suo lavoro è stato pubblicato numerose volte dalle più prestigiose testate nazionali ed internazionali diversificando i propri interessi su molteplici argomenti. In particolare si è occupato di cronaca, conflitti e di aspetti sociali ma anche di reportage su paesi e persone lontani. Nel 2002 si trasferisce a Mosca. Da questa esperienza nasce il progetto che segna la sua crescita professionale e il suo modo di fotografare. Non dimentica l'attualità internazionale - vince il World Press Photo nel 2007 e poi ancora nel 2009 con un lavoro sull’Abkhazia. E’ rappresentato dall’Agenzia
Contrasto.
Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.
I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori.