INFORMATIVA PRIVACY
Questo sito utilizza cookie di terze parti per inviarti pubblicita' in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di piu' o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, clicca qui.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

Accetto
Sei un nuovo utente? Registrati!

Mostra

Laura Salvinelli - Indiana

mostra di fotografia

2 Febbraio 2009 - 1 Marzo 2009
Palazzo Pubblico, Magazzini del Sale
Piazza del Campo, 1 (Siena) - Siena
orario: 10-18 tutti i giorni
info: www.laurasalvinelli.com
ingresso: libero

tags: india, salvinelli, siena

Share
Torna alle mostre



Indiana, il reportage  fotografico di Laura Salvinelli, dopo la tappa romana di Palazzo Incontro, sarà inaugurato il 2 febbraio alle ore 17 nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico, dove, ad ingresso libero, resterà fino al prossimo 1° marzo.
L’apertura della  mostra, che precede di un’ora la presentazione, per LuneDiLibri, dell’omonimo libro di Mariella Gramaglia, racconta i cambiamenti nel  mondo del lavoro femminile in India attraverso 37 immagini, con testi della Gramaglia, delle donne unite e organizzate di Sewa (Self-Employed Women’s Association) il  più grande sindacato di lavoratrici autonome indiane che ad oggi conta un milione di iscritte.
In India, su 100 lavoratori 93 appartengono al settore informale. I lavori più umili sono svolti dalle donne hindu delle caste basse e dalle musulmane. Si tratta di rovistatrici e riciclatrici di rifiuti, portatrici di pesi e tiratrici di carri, sigaraie di bidi (le sigarette indiane per poveri), costruttrici di braccialetti, incensi e aquiloni, levatrici, manovali, sarte, ricamatrici e stampatrici di stoffe, arrotolatrici di stoppini per lumini votivi, cuoche, lavandaie, e cameriere di case, uffici e ospedali, mungitrici di vacche e raccoglitrici dei loro escrementi, e innumerevoli altre attività che si svolgono a casa o per strada.

mostra
Laura Salvinelli definisce le sue immagini dei reportraits, ovvero un’unione tra reportage e portrait (inglese e francese per ritratto).
Il ritratto diventa la finestra per raccontare la realtà più ampia di cui il soggetto è parte e questo attraverso uno sguardo non predatorio, ma di attenzione,  cura e amore per la bellezza delle persone; mentre, la scelta del  bianco/ nero, è definita dalla fotografa, “come una farfalla in via d’estinzione, una tecnica da difendere per evitare che scompaia”.

La mostra è parte di un progetto più ampio nato con l’intento di dare visibilità a Sewa e allo straordinario lavoro della sua fondatrice  Ela Bhatt, la rivoluzionaria gentile erede di Gandhi, e comprende anche il libro di Mariella Gramaglia Indiana. Nel cuore della democrazia più complicata del mondo (Donzelli editore, 2008).
L’importanza di Sewa si basa sull’empowerment delle sue iscritte, sia come lavoratrici che come donne: oltre che sindacato, è di fatto anche un grande movimento di liberazione delle donne. Fondamentale è anche la costruzione di una leadership  femminile autonoma. Con la fondazione della sua Banca nel 1974, Sewa  ha inventato il microcredito due anni prima della Grameen Bank del bengalese Muhammad Yunus,  rivoluzionando il concetto di chi è bancabile, aprendolo ai poveri rendendo, così, più degna la vita di milioni di esseri umani in tutto il mondo.

Scrive Mariella Gramaglia: "Laura Salvinelli non si limita a documentare le donne di Sewa, interroga invece la forza dei loro visi e dei loro sguardi. Nei suoi “reportraits”, ritratti di distanze e di similitudini, si affida a un dialogo fra pari. Il corpo, fiabescamente  femminile, non è mai negato. La dignità è nei gesti. L'autorevolezza negli sguardi lucenti delle leader e delle lavoratrici."

Indiana Sostiene  il progetto della Ong  Prosvil-Cgil a favore di Sewa

BIOGRAFIA
Laura Salvinelli lavora come ritrattista dal 1981. Dal 1989 si reca regolarmente in Asia e Africa realizzando reportage per l’editoria e negli ultimi anni ha iniziato una stretta collaborazione con alcune associazioni umanitarie, raccogliendo e pubblicando le storie delle persone da lei ritratte. Tra le mostre più recenti: La cura (2004) sulla ricostruzione dell’Afghanistan; Sulla Prima Nobile Verità. Ritratti di guerra, esilio e rinuncia (2005) realizzata nel continente asiatico; Congo Reportraits (2007) realizzata nella Repubblica Democratica del Congo. E' l'unica presenza europea nella mostra collettiva In the Eyes of a Woman organizzata dall'Art Program della World Bank a Washington DC (marzo 2007-gennaio 2009).



Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.




segnala questa mostra ad un amico
email: testo:




Se vuoi aggiungere un commento riempi il modulo qui sotto:

nome *:
testo *:
codice *:
  <- inserisci il codice di sicurezza
  



I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori.
Leggi con attenzione i termini di servizio.



Because the light

portale di cultura fotografica, concorsi online, mostre, reportage, portfolio articoli, libri, forum e community. Per divertirsi e imparare con la fotografia.
progetto, design e codice di Sandro Rafanelli
in redazione: Simone Scortecci, Marco Sanna, Jacopo Salvi e Alessandro Garda
l'approfondimento fotografico è su BecauseTheLight - becausethelight.blogspot.com

per info: info@photocompetition.it - [ termini di servizio ] - [ privacy ] - [ diventa socio ]