Guy Bourdin è considerato uno degli artisti più innovativi e interessanti nel mondo delle arti visive del 20mo secolo. Un artista con una percezione dell’arte, della moda, della pubblicità e della vita unica nel suo genere, caratterizzata da una costante ricerca della perfezione. Alla fine degli anni ‘70 Guy Bourdin è stato uno dei fautori del radicale cambiamento della storia della fotografia. Visionario dall’immaginazione fervida, Guy Bourdin ha lavorato attraverso metafore, esplorando realtà contraddittorie ed esaltandone le qualità più sublimi e irrazionali.
Ispirato dal suo mentore Man Ray, dal fotografo Edward Weston e dai pittori surrealisti René Magritte e Balthus, Guy Bourdin trascorre gli anni della formazione nella Francia reazionaria del dopo guerra, culturalmente intrisa di taboo e censure.
Influenzato dalla libertà di espressione tipica del movimento surrealista, Guy Bourdin esplora con grande passione il concetto di desiderio come espressione autentica del proprio essere: la ricerca della bellezza, il tema della vita e della morte e la sessualità come momenti chiave di ogni esistenza.
Fotografo dalle molteplici fonti di ispirazione riesce tuttavia a ricomporle in un’unica visione artistica mai convenzionale. Capace di creare immagini affascinanti sotto il profilo narrativo, della composizione e dei colori, esplora la distanza fra l’assurdo e il sublime.
Il suo approccio alla fotografia di moda è fatto di innovazioni visive realizzate con tagli e giustapposizioni, ricavando atmosfere ambigue e suggestive, dall’estetica surreale, rompendo in questo modo ogni convenzione preesistente nella fotografia commerciale.
“
A Message for You” raggruppa la produzione di fine anni ‘70, quando nel pieno della sua maturità artistica, il suo sguardo attento registra i cambiamenti sociali tipici di quegli anni: la libertà sessuale, le frivolezze del capitalismo, gli eccessi del consumismo e la presenza crescente dei media. Tutti questi temi trovano la collocazione perfetta sulle pagine patinate delle riviste di moda.
Accanto ad alcune delle sue immagini più significative, la mostra “
Unseen”, presenta, una selezione di lavori provenienti dall’archivio privato di Guy Bourdin.
Le sue fotografie non hanno perso la forza provocatoria che le ha contraddistinte fin dall’inizio. A quasi 18 anni dalla sua morte, la sua eredità artistica è celebrata dai musei di tutto il mondo e continua ad ispirare generazioni di fotografi.
Testo e immagini tratti dal comunicato stampa ufficiale.
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