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In questa mostra vengono rappresentate due tipologie di foto: quelle di semplici oggetti e quelle notturne.
Sono, infatti, gli oggetti comuni di uso quotidiano, dalle sembianze banali, quelle che più incuriosiscono l’autore. Nelle loro forme, nei loro volumi, nei particolari dettagli che risultano invisibili a uno sguardo affrettato, vediamo che, con l'aiuto della luce e delle ombre, riescono a emergere e a imporsi con ironia, fino a trasformarsi e a tradursi in qualcos'altro.
Il fotografo si lascia coinvolgere da questo gioco e cerca di restituire, con uno scatto, ciò che più lo ha attratto. Anche le immagini notturne seguono un percorso “invisibile” perché colgono sensazioni. Sensazioni e osservazioni che all’autore piace raccogliere camminando nella notte, quando finalmente con calma e lentezza, senza disturbi, può assorbire sia il senso di pace e solitudine, sia quello di confusione e festa, di colori e movimenti.
In queste immagini, Attila Tòth, non ricerca la perfezione tecnica, ma solo scatti istintivi suggeriti dall'emozione di quel momento.
 



Attila Tóth è nato nel 1976 nella parte ungherese della Slovacchia. Da più di dieci anni si è trasferito in Italia, dove ha completato gli studi in Filosofia e attualmente vive e lavora a Padova. Al mondo della fotografia si è avvicinato in modo progressivo, cominciando con le classiche foto-ricordo con l'utilizzo di una reflex manuale che lo hanno aiutato a capire gli aspetti tecnici della fotografia, e poi approfondendo altri aspetti attraverso libri, riviste del settore.

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Testo tratto dal comunicato stampa ufficiale.