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Mostra

L'effigie della musica

mostra di arte contemporanea

7 Giugno 2008 - 13 Giugno 2008
Palazzo Spinola di S.Luca (Ars Habitat)
Via San Luca, 14/4 - Genova
orario: 10:00-18:00 tutti i giorni, chiuso la domenica
info: mostre@sabrinafalzone.info
www.sabrinafalzone.info

tags: effigie della musica, falzone, genova

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L’EFFIGIE DELLA MUSICA
Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea

Espongono gli artisti:

Beatrice Botto j&b Lab, Amy Cohen Banker, Eugénie Dammer, Albina Dealessi, Giacomo Furini (Furgia), Luca Garbati, Paolo Ghersi, Ceylan Insel, Alyna Ivanova-Shchygoleva, Gabriella Kuruvilla, Morogallo, Andrej Németh Endre, Nadia Presotto, Luca Pugliese, Pietro Scagliarini, Suedama, Aya Swoboda, Coral Torrents, Zoom

Ospite d’onore: Nadia Presotto, giornalista del Corriere dell’Arte
Curatrice: Sabrina Falzone

mostra
L’Associazione Immaginecolore.com è lieta di presentare la Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea "L’EFFIGIE DELLA MUSICA", curata da Sabrina Falzone nell'incantevole cornice del Palazzo Spinola di San Luca ex Ratto-Picasso (attuale Ars Habitat), sito nel cuore di Genova.
L'esposizione collettiva che annovera noti nomi dell’arte contemporanea europea nasce per celebrare il valore della Musica e l’armonia dell’universo attraverso l’arte, la forma e il colore. Le opere in mostra mostrano sotto una veste inedita il tema della musica, realizzato con tecniche esecutive e strutture compositive dotate di originalità.
L’iconografia musicale si presenta come un terreno sconfinato. Già dall’antichità classica a partire dai ceramisti greci, per arrivare al Cubismo sino ai nostri giorni, la musica è sempre stata fonte d’ispirazione, spesso generatrice di un mondo simbolico variamente sfaccettato. Ma l’effigie della musica si fa portavoce anche dei valori sonori, creando uno scenario visivo senza precedenti.
Gli artisti selezionati provengono da tutto il mondo, tra gli italiani compaiono i nomi di Pietro Scagliarini, acuto e ironico nel descrivere la storia della musica, e Beatrice Botto j&b Lab, particolare nel suo modo di intendere il motivo pittorico del progetto espositivo, oltre a Morogallo, sensibile interprete della Natura nell’adozione di effetti cromatici di straordinaria bellezza.
L’estro viene fuori in tutta la sua peculiarità nelle fantasie armoniche di Furgia, nome d’arte di Giacomo Furini, geniale nel suo intendere i generi musicali del Jazz e del Classico. Sulla medesima linea, i brani pittorici di Paolo Ghersi offrono una innovativa prospettiva della musica, intesa come arte matematico-scientifica.
Sensazioni oniriche investono le creazioni emotive della pittrice americana Amy Cohen Banker, che interpreta la realtà inconscia come sonoro gioco sfumato. Anche i capricci musicali dell’artista spagnola Coral Torrents divengono elaborazioni interiori del suono, ora quieto ma incisivo, ora rapido e leggero. Nell’austriaca Aya Swoboda la musica diventa il paesaggio dell’anima, rivela l’inquietudine del colore e proietta il sé sulla tela con grande enfasi stilistica.
Dall’universo informale di Albina Dealessi affiorano l’energia intrinseca ed uno spiccato gusto monocromatico, orientamento stilistico che, nella privazione del racconto, mostra una singolare allegoria del colore. Sulla scia dell’astrazione segnica s’innesta, peraltro, la mistica ricerca pittorica di Nadia Presotto, artista e giornalista piemontese, che scandaglia il costrutto scenico tramite un’audace sintesi tonale.
Sapori d’Oriente inaugurano il nuovo genere di pittura di Gabriella Kuruvilla, che vanta origini indiane. Nelle sue opere Oriente e Occidente si fondono sotto il dolce afflato della musica, dando origine ad una scansione formale quasi matematica. Morbide geometrie cosmiche costellano gli originali acrilici di Luca Pugliese, i quali catturano la percezione attraverso l’ipnotica rappresentazione sonora.
(A cura di Sabrina Falzone)



Testo tratto dal comunicato stampa ufficiale.




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