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torture garden


5° - torture garden






commento del fotografo
NAKED CITY - torture garden (album)

Chi conosce John Zorn e le sue opere sperimentali può comprendere il tipo di musica creato dal gruppo Naked City, fondato e diretto dal sassofonista americano assieme a Bill Frisel (chitarra), Wayne Horvitz (tastiere), Fred Frith (basso), Joey Baron (batteria) e Yamataka Eye (che con i suoi urli arricchisce l'imprevedibile insieme di suoni dall'album).

Difficile far capire che genere musicale può creare un maestro del Jazz (a detta di molti il più incredibile sassofonista di sempre) quando dirige il sestetto: accozzaglia di rumori? raffinati esperimenti sonori? frammenti di sperdute sinfonie? puzzle di spartiti differenti?
Vi basti capire che la copertina è solo un modesto delirio rispetto al contenuto musicale!
autoreinformazioni sulla fotografia
Simone Scortecci

 alias sisco! 
guarda tutte le mie foto!
edizione: 8. Musica & Parole
galleria: Musica
macchina: Canon PowerShot A40
sorgente: digitale
tempo di posa: 1/160 sec
diaframma: f/14
focale: 105 mm
ISO: 50
flash: no
bilanciamento del bianco: automatico
luogo dello scatto: Berlino
data: 19 Maggio 2004 - 11:56
data di upload: 23 Gennaio 2005 - 12:40

tags: arte digitale, astrazione
note tecniche: L'immagine si discosta dalla serie di copertine originali dei Naked City (tanto drammatiche quanto incredibili e sconcertanti) cercando di conferire al cd quell'ironia e simpatia che sempre riesco a leggere nella musica di John Zorn. Una chiave di lettura da profano e non esperto (opposta alle complesse tematiche sviluppate del gruppo), ma proveniente dal cuore!
Un omaggio molto personale al maestro!
statistichegrafico dei voti
edizionetotale
10
9
8 2
7 4
6
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3
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1
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posizione su 11 276°
punteggio 6.947 6.947
numero voti66
commenti2
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commenti
    sisco!  [27 Marzo 2005 - 15:59]
l'autore rispondeLa (apparente) mancanza di armonia è la rappresentazione più efficace della musica del gruppo: in realtà tutto è inquadrato in quella che sembra una maglia a quadretti. I testi sono sempre allineati ai quadretti colorati, la diagonale del tubo, partendo dallo spigolo in alto a sinistra, è parallela alla maglia 3x4 dello sfondo. Il tutto in un sottile equilibro che l'occhio non coglie se non con grande attenzione (l'unico modo di produrre un apparente caos è di organizzarlo in un perfetto ordine -queste, purtroppo, non sono mie parole!-).
In effetti il nesso tra il tubo e l'elefante (che, nonostante sia intrappolato -in modo inimmaginabile!-, fuma in tutta tranquillità) è il tema della copertina che spiega il titolo!
Il fumetto fumettoso è l'elemento fondamentale, che sdrammatizza la situazione, lega l'elefante allo spazio "virtuale" retrostante, ed indica, in modo chiaro (il colore!) che tutto ciò NON ESISTE! Purtroppo però esiste il Torture Garden a cui si ispira il CD!
In conclusione, come avevo detto, questa è più una copertina PER ME (infatti la ritengo in assoluto il mio miglior lavoro fin qui realizzato!) che per voi, in parte ignari spettatori del mio omaggio al maestro!
    Luke  [10 Febbraio 2005 - 22:07]
Non conosco per niente il gruppo ed è un mio limite. Per questo mi tengo un po' sul vago nel mio voto. Il giudizio va esclusivamente alla copertina e alla realizzazione grafica, mi rendo conto che quindi vale ben poco ....

L'idea di accozzare insieme elementi incompatibili mi piace, ma non mi pare realizzata nel migliore dei modi, quello che mi manca è un po' di armonia fra gli elementi: il fumo fumettoso, l'elefante appiccicato lì, i caratteri diversi fra titolo e nomi dei musicisti, la stessa posizione del testo, tutto mi confonde e non si amalgama.
    Lapo  [10 Febbraio 2005 - 18:44]
I qudretti sullo sfondo mi hanno fatto venire in mente che potrebbe essere un tipo di esperimento sulla scia del SUPERSTUDIO (vedi tavolo a quadretti). Trovo geniale la composizione tra i tubi in primo piano e l'elefante cannato intrappolato che fa capolino, veramente surreale. Penso di aver avuto un assaggio della musica nell'ultimo vostro video e quindi confermo il voto.
    SAndro  [8 Febbraio 2005 - 13:02]
Come impostazione della copertina la ritengo decisamente azzeccata. Il soggetto che hai scelto, l'inquadratura, i colori asettici e l'assurdità sono caratteri dominanti di quella sperimentazione a volte inafferrabile (da me :-( ) di John Zorn.
Devo dire che la commistione dell'elefante ai tubi blu è una buonissima idea, sulla realizzazione ho qualcosa da ridire, perché la testa è troppo chiara e con poco dettaglio rispetto al resto dell'immagine. Le ondine di fumo poi, con questo stile grafico da Corel-Draw non mi piacciono proprio. Per il resto l'impaginazione è buona, forse troppo grandi i caratteri che hai usato e anche la fonte purtroppo risente di sovra-esposizione, nel senso che lo stile è abusato; è questo il motivo per cui i grafici tendono a evitare fonti standard aggiungendo sempre qualche sottilissima variazione.
Ammetto che all'inizio la consideravo pazza e basta, invece il titolo del giardino della tortura e l'elefante intrappolato in un tubo hanno un nesso!!! Sarà che quando vedo le immagini di Simone inizialmente mi scoraggio a trovarci un senso. :-)
    sisco!  [4 Febbraio 2005 - 00:38]
l'autore risponde...il miglior complimento che potrei ricevere...
    Tommy  [3 Febbraio 2005 - 21:00]
Chi ha visto Spin! time morphosis ha avuto un assaggio di questo album. Indovinate chi aveva scelto la musica? In ogni caso la foto segue una scelta originale per questo concorso: rappresentare il sentimento che si prova per un album anziché il sentimento che si prova per la musica dell'album (possibile?). Vorrei sapere sotto quale effetto hai realizzato l'immagine: drogato di fotoritocco? L'elefante che fuma sembra uscito da un Monty Python (altro che tubo-acquedotto di Berlino!). Anche la grafica e l'uso dei colori mi fanno ripensare ad un disco di tre decadi fa. Per l'idea geniale e la realizzazione maniacale ti potrei tranquillamente dare 9, ma preferisco darti meno per un motivo che ho fatto pesare sui miei voti di queste due gallerie: questa copertina è troppo soggettiva (il suo maggior pregio è anche un limite) e dubito che potrei comprare un disco così. Penso che accusarti di essere poco commerciale ti faccia piacere...
    Nick  [2 Febbraio 2005 - 15:32]
Non conoscendo la musica dell'album, posso solo dire che l'elefante fumante che esce dal tubo può essere sicuramente una rappresentazione di "opera sperimentale" come il disco che tu racconti.

Mi piacciono molto anche i quadretti grigi che hai inserito sullo sfondo.
    Jack  [24 Gennaio 2005 - 12:00]
A L L U C I N A N T E !!!!!!!!!!!!
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