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![]() Qui parliamo di fotografia! |
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[16 Marzo 2008 - 12:17] letto 836 volte |
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Ho l'impressione che spesso i fotografi professionisti tendano a giustificare i loro lavori con la tecnica. La conoscenza della tecnica, come già detto in questo tread è alla base di una buona fotografia, aggiungendo anima alla fotografia, o meglio aggiungendo "del nostro", la fotografia si completa e diventa una nostra opera originale. Poi c'è il pubblico, fatto di esperti, di "ignoranti" e di furbetti. Un esperto può intuire le tecniche, un ignorante si basa sulla sua esperienza e soprattutto sul suo gusto, un furbetto vota le foto altrui in modo fazioso. Questo sito è frequentato da un target molto vario, un gruppo di ottimi fotografi, un gruppo di amatori curiosi ed attenti, e tanti altri fotografi per caso. Una fotografia è un'opera aperta a tutti questi "utenti". Quando non buca lo schermo, quando si ferma nell'occhio del tecnico verrà giudicata come tale. Fish-eye, tungsteno, grana grossa, sepia.. tecniche, pellicole, lenti sono semplicemente dei mezzi, spesso usati per sperimentarsi, ma sono solo dei mezzi, non il fine. Il fine è l'obiettivo che la fotografia si prefigge, se ne ha uno. Leggere le discussioni tecniche dei professionisti è interressantissimo, si capisce, si osserva, si cerca. Ma poi si passa all'azione, un uomo, una scatola nera e una lente. e spesso le nostre sperimentazioni non vengono capite da tutti e questo ci regala un feedback, non sempre positivo. Difendere le proprie immagini è spontaneo, e ci stà, nascondersi dietro la tecnica, dietro la presunta ignoranza altrui, mi pare un errore, mi pare poco umile. A volte ho l'impressione che si faccia questo, a volte sperimentazioni opinabili con tecniche diverse (da "professionisti"), che sono sempre e solo un mezzo, solo perchè eseguite con "la tecnica particolare" sembra che debbano essere apprezzate. |
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[16 Marzo 2008 - 12:19] letto 834 volte |
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il tread di cui sopra era questo: I terzi- Consiglio |
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[16 Marzo 2008 - 12:44] letto 828 volte |
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sono d'accordo con alessandro. per quanto riguarda la tecnica avevo già scritto nel thread sù citato: la tecnica serve, ma va messa nel cassetto per un pò, anche se non dimenticata: una foto che colpisce non solo il professionista ma anche il fotoamatore o, non solo il fotoamatore ma anche il professionista, deve avere qualcosa in più, deve riuscire a trasmettere ciò che il fotografo ha in testa, ciò che il fotografo vede e che vuole vedano anche gli altri... sensibilità, occhio, equilibrio... quello che invece non capisco, e che credo sia più o meno quello che voleva dire alessandro, è che spesso mi ritrovo a vedere mostre in cui non c'è una fotografia che mi colpisce. ho l'impressione che l'immagine "pura" ormai sia scontata, già vista, già fatta, e quindi si inizia a sperimentare... si vedono foto che non sono più foto ma esperimenti di tecnica e grafica che hanno la presunzione di essere considerate qualcosa di più. ricordo una volta che vidi una mostra le cui foto erano immagini prese dalla televisione (tipo fede al telegiornale), poi completamente riviste in postproduzione... ho avuto un brivido... quella si chiama fotografia? spesso mi sembra che si cerchi troppo di andare oltre forse anche perchè non è facile fare una bella foto, vera, "tradizionale" e quindi questi escamotage servono a far credere di avere fatto qualcosa di nuovo che si prova a "vendere" come tale. non so, io mi ritengo una fotoamatrice che di foto ha fatto qualche corso e che di tecnica sa quel poco di fondamentale, ma mi rivolgo soprattutto a chi la fotografia l'ha studiata sul serio e che la tecnica la conosce bene... che ne pensate? ciao, simona |
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[16 Marzo 2008 - 14:15] letto 820 volte |
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Io sono un fotografo, professionista? ho studiato e continuo a studiarla, La fotografia e mi ha dato da mangiare per anni. Non lo so se "giustifico" i miei scatti con la tecnica, io credo che qui siamo in un sito che tratta di fotografia ed allora si scrive anche di tecnica. NORMALE E GIUSTO, CREDO. Per quanto riguarda i giudizi.............come darli se non pensi anche alla tecnica? Vi scrivo un'altra mia verità, odiatemi se credete, ma sarò sincera. Io non sopporto che senza studio e un minimo di cultura fotografica s'improvvisa fotografo credendo di ottenere grandi capolavori. |
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[16 Marzo 2008 - 15:23] letto 811 volte |
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La sincerità e le spiegazioni mi stanno bene, non mi piacciono le giustificazioni (tra le quali ci sono anche quelle di maestria tecnica dell'autore e presunta ignoranza dell'osservatore) e le difese personalistiche e faziose. dici: "Per quanto riguarda i giudizi.............come darli se non pensi anche alla tecnica?" Dare giudizi pensando alla tecnica? E' una possibilità, io lo faccio, ma si può anche mettere in rilievo il proprio gusto, legato anche alle emozioni e a tante altre cose, non solo alle linee dritte o all'equilibrio tonale. Coloro che hanno studiato a fondo la fotografia, ma anche quelli che hanno fatto qualche corso filtrano i giudizi con le loro conoscenze e, soprattutto la loro esperienza, il loro gusto estetico (tu sei un'esteta, questo comporta che hai delle rigide regole di armonia? o ti basi anche su gusto, esperienza, indole). Io conosco molti presunti fotografi che fanno scatti ineccepibili dal punto di vista tecnico, ma vuoti sotto ogni altro punto di vista, eppure hanno studiato! dici: "Io non sopporto che senza studio e un minimo di cultura fotografica s'improvvisa fotografo credendo di ottenere grandi capolavori. " Sono d'accordo su coloro che "credono" di ottenere grandi capolavori, sia che siano naif, sia che abbiano studiato. Indubbiamente c'è tanta gente che si improvvisa "artista" senza avere un minimo di tecnica, ma ci sono anche tanti "studiati" (istudiausu in sardo) che non hanno un briciolo di arte. "Io non sopporto" i presuntuosi in genere. dici: "allora si scrive anche di tecnica. NORMALE E GIUSTO, CREDO" sono d'accordo, normale e giusto che si scriva ANCHE di tecnica. Cerco di ritornare ai miei dubbi: La tecnica e la sua sperimentazione garantiscono la riuscita di una fotografia? L'uso di percorsi alternativi (vedi utilizzo di pellicole per temperature di colore differenti da quelle previste) è sempre giustificato? Per me NO, a partire dalla profondità di campo passando per il tiraggio delle pellicole, il tungsteno, l'infrarosso, le ultramacro e i fish-eye ogni tecnica pur se perfettamente consapevole nella mente del fotografo può dare dei pessimi risultati e se spesso questi risultati sono tappe obbligate per arrivare a opere d'arte, spesso sono solo percorsi sbagliati. Concludo aggiungendo che a volte le sperimentazioni inconcludenti consentono di trovare strade inconsuete per la ricerca del "senso" dei propri scatti, e sono comunque passaggi importanti per il fotografo che le percorre. PS: Melissa non metterei mai in discussione le tue capacità di fotografo, i tuoi reportage e le tue fotografie sono eccellenti. |
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[16 Marzo 2008 - 21:34] letto 798 volte |
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Io ti riscrivo questo: <<Impara tutto sulla musica e sul tuo strumento poi dimentica tutto sulla musica e anche sullo strumento e suona come ti detta il tuo animo>> Cambia "musica" e metti "fotografia". Assolutamente non basta la tecnica per saper operare, serve tanto, serve tutto. Un'osservazione a una tua frase <<...spesso sono solo percorsi sbagliati.>> Nessun percorso è sbagliato. |
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[17 Marzo 2008 - 15:04] letto 783 volte |
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da una parte posso capire melissa quando dice "Io non sopporto che senza studio e un minimo di cultura fotografica s'improvvisa fotografo credendo di ottenere grandi capolavori". sono architetto e da un pò di tempo ho scoperto che si sentono tutti un pò architetti... riuscire a lavorare su un progetto senza che chiunque voglia dire la propria è difficilissimo! e allora mi chiedo: che ho studiato a fare tutti questi anni quando basta un pò di creatività per riuscire ad avere idee valide? oppure aver fatto un corso di arredamento d'interni, o avere il timbro da geometra... sono sicura di questo: gli studi che sono stati fatti sono un impianto culturale e di esperienza che nessuno ci può togliere e che sicuramente è importantissimo all'atto della progettazione, o, in questo caso dello scatto. ma la sensibilità, il gusto estetico, l'occhio, vanno oltre, e come dice alessandro, ci sono foto ineccepibili dal punto di vista tecnico ma che non parlano, e altre che hanno alle spalle una minore esperienza del fotografo ma che riecono a trasmettere tantissimo, e non credo sia sempre questione di culo. |
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[17 Marzo 2008 - 15:28] letto 780 volte |
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...non è culo, è il "genio". Esistono anche dei grandi, esistono i fenomeni. Ogni essere umano è unico e irripetibile, e vale anche per i grandi uomini come per le grandi donne. Sono unici e irripetibili. CERTOoo CHE LA TECNICA NON è TUTTO. Ma la verità è che di geni ne nascono pochi, 1 su 10000000000000000000 a tutti gli altri uomini e donne rimane di studiare e farsi il "culo". Io non posso stare a "rosicare" tutta la vita perchè non sono nata "genio", morale, piango e invidio i grandi? o mi rimbocco le maniche e mi metto a studiare, sudare e "pompare"? Io HO OPTATO PER LA SECONDA. |
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[17 Marzo 2008 - 15:35] letto 777 volte |
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forse mi sbaglio, ma nel caso della fotografia più che studiare e continuare a studiare, sia importarte scattare e continuare a scattare... è così penso che si migliora, vedendo i propri scatti, capendo gli sbagli e cercando di non rifarli... lo studio è teoria, ma poi la cosa difficile è metterlo in pratica, cercando di non cadere nella rete della rigida tecnica... |
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[17 Marzo 2008 - 16:03] letto 772 volte |
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...scusa Simona per te studiare significa aprire il manuale del fotografo leggerlo e capirlo? Se è così mi arrendo.............parliamo due lingue diverse. Studiare per me è fare, imparare, capire, agire, crescere, migliorare, SUDARE, POMPARE, FOTOGRAFARE, LOTTARE, OTTENERE E RICOMINCIARE. |
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[18 Marzo 2008 - 01:10] letto 757 volte |
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Ok ok ! non sopportate "lezioni" ( leggi consigli ). credete che la fotografia venga da se....!! Beh in effetti con le macchine di ultima generazione tutto questo e' ( quasi ) vero. riuscite ad ottenere sempre un' immagine leggibile...MA CHE MAGIA ! Probabilmente e' come prendere la patente di guida senza sapere neanche un briciolo di meccanica.... finche va' MAGICAMENTE la vostra auto, tutto bene. Ma il solo forare una ruota vi mettera' subito Ko!! ritorniamo alla fotografia...mi sto' rendendo conto che a tutt'oggi tutti i corsi di fotografia sono costruiti come tanti anni fa'...non e' cambiato nienteeeee! avete solo un sensore al posto della pellicola, tutto qua'. La conoscenza del mezzo e' una parte importante della foto. Poi la tecnica di ripresa e' fondamentale!! Provare cosi' "alla cieca" non porta probabilmente a niente (sono tutti esperimenti non riproponibili!!). E' un po' come avere un programma di scrittura che corregge automaticamente tutto quello che scrivete...... .....quindi battete casualmente sui tasti e qualche volta esce qualcosa di sensato!!!!! Non mi sembra cosi' edificante!! Melissa con la sua irruenza questa volta ha ragione...studiare, guardare , osservare imparare a vedere il mondo attraverso un ottica richiede dedizione non e' casuale ne' automatico!!! Buoni scatti a tutti Mauro Margutti Potevo finire con una frase ad effetto....... .....ma vi risparmio !!! CMQ il mese prossimo probabilmente saro' all' universita' di PALERMO per tenere delle lezioni di "Tecnica fotografica" magari inutili!!!.... .....ma se vi trovate a passare di la', vi aspetto !! Un' ultima cosa, ma importante! purtroppo giudicare le foto anche se nelle dimensioni massime concesse dal sito e' comunque riduttivo e penalizzante...... ma comunque accontentiamoci dello sforzo messo in questo sito da Sandro e Co. Un saluto a tutto lo staff da Mauro |
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[18 Marzo 2008 - 02:39] letto 753 volte |
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"... un assistente che una volta accompagnò il fotografo racconta che egli vi si recasse un certo giorno, sapendo che si trattava di uno di quei due o tre giorni all'anno in cui la luce sarebbe entrata dalle finestre con l'esatta inclinazione desiderata. Si dispose ad aspettare pazientemente per ore, fino all'attimo in cui sentì che il momento era prossimo: allora cominciò a correre su e giù facendo volare in aria la polvere per dare alla luce una consistenza ancor più palpabile..." Sarò un idiota, ma secondo me i vostri commenti sul tema non si discostano mica tanto l'uno dall'altro! Con parole differenti e sfumature diverse ognuno di voi interpreta la fotografia come un'arte, per raggiungere la quale occorre investire tempo, idee, studio, esperimenti, ... o sbaglio!? Le capacità tecniche (conoscenza ed esperienza) sono indispensabili, i tentativi (riusciti o no) sono indispensabili, l'idea geniale è indispensabile. Con questo "bagaglio" possiamo sperare di fare delle discrete foto, ma spesso non basta... Al contrario di Mauro voglio chiudere con una citazione ad effetto: "Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!". Il Perozzi la sapeva lunga! |
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[18 Marzo 2008 - 11:01] letto 749 volte |
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pienamente d'accordo con Melissa (e con sisco) quando dice: "Studiare per me è fare, imparare, capire, agire, crescere, migliorare, SUDARE, POMPARE, FOTOGRAFARE, LOTTARE, OTTENERE E RICOMINCIARE." Mi pare che sempre Melissa abbia detto una cosa interessante nei vari commenti sparsi nelle immagini, diceva che ognuno di noi ha qualcosa da dare, qualcosa di suo. Mettendo da parte la necessità, che ovviamente condivido, di avere un minimo di tecnica.. Il genio, il talentuoso riescono a sintetizzare all'istante un concetto. I "normali" devono faticare molto di più, ma se scavano, tutti, TUTTI, riescono a trovare un "nocciolo". Il problema è riuscire a rompere il guscio, e per farlo bisogna soffrire, rompere e soffrire. |
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[18 Marzo 2008 - 14:28] letto 735 volte |
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...sicuramente tutti abbiamo un lo stesso "credo", lo stesso "DIO". Io, nonostante l'irruenza e il poco tatto che a volte ho, capisco sia Alessandro che Simona, al principio chi aveva più esperienza di me riguardo la fotografia in genere riusciva a "ferirmi" con la schietezza, anzi, credevo che la loro fosse pura "cattiveria" quando mi affermavano determinate verità. Ho anche pensato di loro che non essendo riusciti ad ottenere ciò che desideravano se la prendevano con i principianti. Poi, con il tempo, l'esperienza e le "botte in testa" ho capito,........ ora io sono più "diretta" di loro. La verità è, a me non è servito SOLO il loro insegnamento, a me è servito SOPRATUTTO VIVERE. Vale per tutti quelli che amano qualche cosa fino in fondo. La fotografia è come un'amore "discusso-sofferto", ..<<lascia stare quell'uomo ti farà soffrire!!>> quell'amore però è uno dei tanti mali che mi rende felice <<che importa se il mondo non me lo approva?>> |
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[18 Marzo 2008 - 16:28] letto 727 volte |
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forse mi sono spiegata male, io non intendevo sicuramente dire che non c'è bisogno di studiare e di andare avanti, anzi, il contrario! non sono una fotografa professionista, adesso credo mi sarebbe piaciuto prendere quella strada, ma ne ho scelta un'altra e ora è tardi... ma va bene così. nel mio piccolo, essendo comunque la fotografia una grande passione, cerco di andare avanti, faccio corsi e cerco di migliorarmi ogni volta sperimentando tecniche e inquadrature x me nuove.... ma probabilmente, a differenza di melissa o di chi è in questo mondo da molto più tempo, se "mi si rompe una ruota" (come dice mauro) stento a cavarmela! non sono d'accordo con mauro quando dice: "non sopportate lezioni, credete che la fotografia venga da se....!!" non posso affermare nulla del genere.... nè tantomeno metto la macchina in automatico e quello che viene viene... quello che volevo dire è semplicemente, e mi pare che in questo siamo tutti d'accordo, che alla tecnica (qualunque sia il livello di conoscenza), bisogna aggiungere qualche altro ingrediente perchè la foto abbia qualche cosa in più. e in più riflettevo sul fatto, riprendendo quello che ha detto alessandro, che spesso la tecnica viene abusata per sperimentazioni che, da profana, spesso trovo solo sperimentazioni. |
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[19 Marzo 2008 - 00:21] letto 710 volte |
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...per Simona: NON è MAI TROPPO TARDI, ognuno fa il suo percorso, ognuno ha i suoi tempi, non arriviamo tutti allo stesso momento..........altrimenti sai che caos. Tu parti avvantaggiata, puoi fare un lavoro per mangiare ed uno per sognare. Un altra verità, io sono una romantica, passionale ed ho sempre sostenuto che in fotografia e in altre forme d'arte, prima deve regnare una forte e grande sensibilità, poi dopo arriva la tecnica. La sola tecnica non fa "divino". |
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[19 Marzo 2008 - 22:46] letto 680 volte |
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beh, alla fine ha ragione simone... girandoci intorno e con parole diverse stavamo dicendo le stesse cose! melissa, so che non è mai troppo tardi, quello che mi interesserebbe è il campo del reportage e fotogiornalismo, ma parlando un pò in giro ho capito che è meglio che me lo tengo come passione... e magari qualche lavoretto ci scappa anche! buone foto a tutti... io vado a praga! |
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[19 Marzo 2008 - 23:07] letto 675 volte |
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..Alla fine Simone ha le sue ragioni, tutti affermiamo la stessa cosa, ma non tutti però abbiamo il "Morso della Tarantola". Buon Viaggio, BELLA PAGRA, AFFASCINANTE. |
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[19 Marzo 2008 - 23:49] letto 670 volte |
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...MORSO DELLA TARANTOLA. Michelangelo Antonioni me lo racconto per la prima volta.. <<... Dal veleno della tarantola vuole liberarsi ... ... Il suo male non le dà pace il fuoco della follia è nel suo corpo i suoi occhi smarriti guardano il nulla Nel nulla cerca il sollievo invoca una guarigione che non c'è il SUO CREDO ha vinto la sua libertà.>> Il veleno della tarantola sarebbe la passione che scorre in noi, in alcuni, la passione è un desiderio che vuoi realizzare nonostante tutto. |
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